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Giacomini irremovibile: via le catene per rispetto della democrazia

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Einvece il vero amore si può esprimere in modi migliori» a pensarla così è Gianni Giacomini, presidente del XX Municipio che aggiunge ironico: «Sto aspettando con ansia il suo prossimo libro». Nel frattempo però vuole risolvere (al più presto) la questione dei lucchetti su Ponte Milvio. Ci sarà anche lui oggi all'incontro-sopralluogo con il sindaco Alemanno davanti al moloch di ferraglie sul presunto ponte degli innamorati alla ricerca di una soluzione condivisa. «Farò la mia proposta alternativa - annuncia Giacomini - sul luogo dove vorrei collocare i lucchetti che dal ponte vanno rimossi prima possibile». Moccia non la pensa così? «Vorrei ricordare a Moccia che io, a differenza sua, rispetto la democrazia. I consiglieri sono eletti dai cittadini e lui che non può permettersi di imporre nulla. Io non ero presente al voto per impegni istituzionali ma devo rispettare la volontà del Consiglio. Se poi i consiglieri non contano e si decide altrove, allora non c'è più democrazia». Lei avrebbe intenzione di spostare i lucchetti in un altro ponte? «Assolutamente no! In qualsiasi altro ponte si creerebbero gli stessi problemi». Lei è convinto che gli abitanti del quartiere non li vogliono più? «I lucchetti creano degrado, non è solo un problema estetico. I pedoni inciampano nelle catenelle, c'è un commercio abusivo sul ponte dove si vendono lucchetti ma anche pennarelli. Addirittura nottetempo i lucchetti vengono rimossi per essere poi rivenduti». Il ponte viene ripulito spesso. Un costo ulteriore per la collettività? «Ovvio! Le catene sulle quali vengono agganciati i lucchetti toccano in terra. Con la pioggia tutto questo ferro arrugginisce e sporca. Inoltre vicino ai lucchetti i ragazzi lasciano delle scritte sulla torretta, sui muri, sui parapetti praticamente ovunque e vanno ripulite almeno ogni settimana». Un viavai notevole? «Soprattutto di ragazzi la sera, è impossibile controllarli». Sul ponte qualcuno immortalò perfino un'attività di spaccio. Ma questo ha nulla a che vedere con la presenza dei lucchetti. Il quartiere Flaminio in questi giorni ha festeggiato i cento anni di vita. Però il ponte è tutta un'altra storia... «E che storia! Qui nel 312 d.C. ci fu la battaglia tra Costantino e Massenzio. L'anno prossimo ci saranno le celebrazioni per i 1700 anni di Ponte Milvio. È nostro dovere preservare dagli scempi un monumento così illustre. Se ci fosse stata più civiltà ed educazione la moda dei lucchetti sarebbe potuta continuare, ma così no». Il sindaco Alemanno ha fatto sapere che rispetto alla decisione del Consiglio del XX Municipio di rimuovere i lucchetti da Ponte Milvio ha «telefonato al presidente Giacomini, pregandolo di aspettare qualche giorno» proprio perché voleva avere il tempo di sentire l'autore dei romanzi che hanno lanciato la moda dei lucchetti «per vedere se è possibile trovare un'alternativa a questa che è ormai diventata una usanza romana e non solo per gli innamorati». Dunque oggi sapremo quale sarà il loro destino. E se lo strappo è stato ricucito. Nat. Pog.

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