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Spariti i soldi per gli alimenti ai malati di reni

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Sono5.000 le persone con insufficienza renale grave appesi a un filo. A sentire le associazioni dei malati, è sparito nel nulla l'impegno preso dall'assessore Aldo Forte il 14 ottobre scorso, per il ripristino dell'erogazione gratuita degli alimenti aproteici che contribuiscono a prolungare la funzionalità renale, allontanando l'ingresso in terapia dialitica. Il finanziamento previsto per il 2011 di 3.700.000 euro, impegnato con la delibera di Giunta Regionale 570 del 4/12/2010, è terminato, ma le rassicurazioni dell'assessore erano riuscite ad alimentare le speranze dei malati, molti dei quali proprio in questi giorni si stanno rivolgendo presso le strutture delle Onlus Cittadinanza attiva Lazio e Malati di Reni per ricevere informazioni sulla situazione. «Il Presidente della Federfarma regionale, Franco Caprino sostiene di non essere mai stato convocato per trovare alcuna soluzione», spiegano il segretario dell'associazione Malati di reni, Roberto Costanzi e quello regionale di Cittadinanzattiva, Giuseppe Scaramuzza. «Alcuni farmacisti dicono che le disponibilità annunciate dall'assessore Forte sono false, riportando queste affermazioni ai malati di insufficienza renale cronica che si recano in farmacia per la spesa mensile. Alcune farmacie territoriali delle Asl, inoltre, hanno autonomamente deciso di sospendere l'autorizzazione per i nuovi piani terapeutici». Per questo, le associazioni dei malati hanno deciso di mettere nero su bianco la questione, scrivendo una lettera indirizzata all'assessore e alla presidente Polverini. «Le preoccupazioni delle persone interessate aumentano, perché vedono profilarsi una sostanziosa spesa mensile fissa per curarsi, se possono permettersela», scrivono. «Abbiamo pazientemente atteso, ma tutte le sue dichiarazioni appaiono sfavorevoli», dicono rivolgendosi a Forte. Ciò che chiedono è soprattutto «una data certa per il ripristino dell'erogazione degli alimenti», riservandosi il diritto, in assenza di risposte, di «qualsiasi tipo di azione a tutela dei malati nefropatici». La spesa per gli alimenti aproteici per persona da parte della Regione è di 120 euro al mese; 160 per i bambini, mentre il costo di un mese di dialisi è di 2.500 euro. «Basta poco per comprendere quanto si risparmia prolungando di un solo mese la funzionalità renale», puntualizzano ancora le associazioni. Valentina Conti

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