Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La marcia degli indignati invade cinque piazze

default_image

Gli accampati di S. Croce in Gerusalemme traslocano Assemblea in piazza del Popolo e tre giorni di «azioni»

  • a
  • a
  • a

Gliindignati accampati dal 15 ottobre in piazza Santa Croce in Gerusalemme se ne vanno. I permessi della questura per effettuare il sit-in davanti alla Basilica sono scaduti. E poi c'è la voglia di alzare i toni. Di trovare una piazza più grande, che possa accogliere almeno 56 tende. Lo scorso lunedì, durante l'assemblea di gestione del camping, il gruppo ha deciso: oggi si parte, zaino e sacco a pelo in spalla, per andare in piazza del Popolo. Lì, alle 16, c'è l'assemblea degli indignati (autorizzata dal questore) che si accamperanno, nella notte, o all'interno di Villa Borghese o in uno spazio pubblico poco distante (decideranno il luogo solo oggi). Alle riunioni interne, coordinate da Lorenzo Romito che tiene i rapporti con la stampa e le forze di sicurezza, si è discusso su come affrontare il percorso per arrivare in centro storico e cosa fare lungo la strada per sensibilizzare i romani. La soluzione è una marcia che parte questa mattina alle 11.30 da piazza Santa Croce in Gerusalemme, dopo un'ora di «meditazione», e che farà tappa in cinque piazze dove sono previste «azioni» (dimostrazioni di protesta, ndr) da parte degli indignati. Insomma, potrebbe diventare un vero corteo nonostante l'ordinanza del sindaco Alemanno li vieti fino al 16 novembre. Ma, come hanno scritto nei verbali di assemblea, l'obiettivo è passeggiare «a piccoli gruppetti di persone o in fila indiana ma non in corteo» per evitare che le forze dell'ordina debbano intervenire. Lasciata la Basilica, il gruppo imboccherà via Carlo Felice. Lungo la strada alberata passeranno davanti al civico 65, dove saluteranno i «compagni» che da mesi ormai occupano un palazzo. «I veri indignati - dice Fabrizio Sequi, consigliere Pdl del Municipio I - sono i cittadini romani per l'occupazione indebita dell'immobile ad opera di un gruppo di non meglio identificati "volenterosi" che occupano anche il locale posto a piano strada per buone bevute e somministrazioni varie di bevande. Bene, vorremmo sapere se l'immobile sia di proprietà della banca d'Italia o meno ? E se sì, perché tutto questo è permesso? E chi paga la luce, i telefoni e tutti gli altri impianti? E chi stabilisce se sono regolari o meno? Siamo palesemente di fronte ad illegalità diffuse - denuncia Sequi - e paga sempre il povero cittadino onesto». È probabile che proprio dallo stabile occupato scendano altri manifestanti, pronti a unirsi agli accampati. Gemellaggio o no, la marcia proseguirà per raggiungere il Tridente. Passerà per piazza Vittorio, poi piazza Santa Maria Maggiore, piazza Barberini, piazza di Spagna e infine approderanno in piazza del Popolo. In ognuna di queste piazze si fermeranno. Parleranno con la gente. Lanceranno slogan contro i governi, le multinazionali e le banche. Chiederanno alla cittadinanza di combattere per un futuro diverso e di unirsi alla marcia. Poi inizieranno a distribuire i volantini. Perché in una delle assemblee di gestione Lorenze Romito ha spiegato: «Il questore in uno degli scambi ha comunicato che il "volantinaggio creativo di alcune persone" non deve essere comunicato, quindi non ci saranno avvisi in proposito». Oltre al volantinaggio il «gruppo azione» sta preparando altre iniziative che culmineranno con l'assemblea popolare nazionale in piazza del Popolo alle 16. Arrivati lì gli accampati spiegheranno le tende. Poi si andrà avanti a oltranza. Non è ancora chiaro se gli indignati riusciranno a dormire sotto le stelle di una delle piazze più importanti d'Italia, di sicuro ci proveranno. E in caso saranno pronti a trasferirsi a Villa Borghese (anche se alcuni «compagni» avevano proposto anche Caracalla, piazza Re di Roma, Caffarella, Bocca della Verità e Parco degli Acquedotti). Ma se non potranno occupare «a lungo termine» piazza del Popolo, comunque sarà quello il luogo centrale della protesta per i prossimi giorni. «Dalle ore 15 - è scritto nel verbale della riunione che si è svolta in piazza Santa Croce in Gerusalemme - alle 19 di venerdì 11 novembre, e per tre giorni, si terranno delle assemblee a piazza del Popolo». Il pic nic dei boyscout indignati, quindi, continuerà per tutto il fine settimana, almeno fino a domenica. Ma il gruppo potrebbe essere deciso a non rompere le righe, l'obiettivo è continuare la protesta per una «r-voluzione planetaia non violenta».

Dai blog