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Traffico di rifiuti e ferro dai rom Impresa sequestrata dal Noe

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Siriassume così l'accusa contro il titolare del rottamatore in via della Magliana al chilometro 7, sequestrato ieri pomeriggio dai carabinieri del Noe di Roma. I militari del capitano Pietro Rajola Pescarini hanno trovato varie anomalie. I rifiuti ferrosi in uscita sono risultati maggiori di quelli in entrata. Il sospetto è che l'attività compri il materiale raccolto da zingari e romeni nei cassonetti, trasportato nei furgoni, non dichiarato nei registri del rottamatore e poi lo rivenda alle fonderia. Inoltre, nel materiale dichiarato ferro pulito i militari hanno rinvenuto tracce di elettrodomestici e addirrittura di vecchi divani compresi e poi consegnati ai bruciatori. E ancora. Le acque piovane che cadono sui relitti in ferro dovrebbero essere trattate e riversate "pulite" nel fiume. Procedura invece che veniva semplificata: le acque sporche finivano direttamente nel terreno. Plauso del Comune all'operazione.

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