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Sì all'aumento del trasporto regionale

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Questolo scenario più imminente per fare fronte ai circa 160 milioni di euro in meno che la manovra economica porterebbe nel bilancio regionale per il settore specifico. «Una situazione drammatica», come l'ha definita lo stesso assessore ai Trasporti, Francesco Lollobrigida, nella sede del Consiglio regionale, parlando in una riunione alla quale erano presenti tutti, dall'opposizione alle aziende, dai sindacati ai comitati pendolari. A quanto emerso, l'aumento delle tariffe verrebbe esercitato solo sui biglietti singoli e sugli abbonamenti brevi, lasciando inalterato il prezzo di quelli annuali, «al fine di escludere dal sacrificio chi si muove per lavoro e per studio». Tagli, quelli nazionali, che secondo i calcoli dell'assessorato regionale ai Trasporti, dovrebbero incidere per il 20% sul budget totale del 2012. «L'adeguamento tariffario – ha spiegato Lollobrigida all'aula – dovrebbe portarci a coprire il 4%. Parte dell'altro 16% è da recuperare attraverso un radicale efficientamento del settore, eliminando le corse morte, revisionando i modelli d'esercizio e combattendo l'evasione. Una parte, tuttavia, allo stato attuale resta non recuperabile e questo ci preoccupa molto». Allo studio, anche la possibilità di un'accisa sul carburante, che andrebbe a mescolarsi in maniera minima con i costanti aumenti della benzina. «Sarebbe un modo – ha affermato durante il suo intervento il consigliere regionale del Pd, Franco Dalia – per ammortizzare l'impatto sociale dei tagli e distribuirlo su scala generale». Marco Cipriani

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