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Gambizzato dal boss del Trullo

Vincenzo Bilotta il boss del Trullo

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Non si aspettava di certo di essere arrestato a centinaia di chilometri di distanza da Roma mentre mangiava in un ristorante di pesce in compagnia di tre amici. Vincenzo Bilotta, 53 anni, legato da anni alla 'ndrangheta, è finito in manette per aver gambizzato al Trullo uno spacciatore il 19 settembre scorso per uno «sgarro». A Bilotta è bastato che il pusher alzasse la voce nel suo bar in via Monte delle Capre davanti ai suoi amici per fargli perdere la testa e decidere così di impugnare la pistola e fare fuoco due volte contro il «rivale» che si trovava in macchina. Appena ha sparato Bilotta si è liberato del cellulare ed è fuggito a Trebisacce, in provincia di Cosenza. In Calabria. Proprio dove, secondo gli agenti della Mobile che lo hanno arrestato, continuava a tenere contatti con la 'ndrangheta. Il giorno della gambizzazione del 32enne, Bilotta, in base a quanto accertato dagli investigatori, avrebbe deciso di sparare per difendere la sua credibilità poiché è considerato un boss del Trullo. A mettere sulla strada dell'arrestato gli inquirenti, lo stesso gambizzato, che ha collaborato dando indicazioni sul luogo nel quale avrebbero potuto svocarlo. Prima di arrivare a Trebisacce gli agenti avevano passato al setaccio la sua villa al Trullo, senza trovare elementi utili alle indagini. Quando è stato scovato nel ristorante in Calabria, inizialmente Bilotta avrebbe negato le proprie generalità e avrebbe fatto un sorriso agli investigatori quando invece gli hanno fatto il suo nome. L'uomo, a questo punto, ha detto: «Ma anche qui siete venuti a rompere...». L'arresto di Bilotta arriva a distanza di 24 ore dall'allarme lanciato dal prefetto Giuseppe Pecoraro sulla criminalità nella Capitale. Secondo l'alto funzionario e il presidente della Commissione antimafia Giuseppe Pisanu a Roma è alta la presenza della 'ndrangheta, che spesso ricicla denaro in attività commerciali come ristoranti o alberghi. E anche della camorra che sta facendo affari con la malavita cinese.

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