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Uccide la madre a colpi di bilancia

Omicidio di una mamma a Roma

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{{IMG_SX}} "Ho visto mia madre trasformarsi in diavolo". Tragedia della follia oggi a Roma, dove un 32enne ha ucciso la madre, 69 anni, fracassandole la testa con una bilancia pesa-persone. E' accaduto stamattina intorno alle 8 in via Sisto IV, zona Aurelio. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia e la squadra mobile. L'uomo è stato arrestato. A chiamare il 113 è stato prima un amico del giovane, avvertito da questi dell'accaduto, poi è stato lo stesso 32enne a telefonare alla polizia. Al centralino ha detto: "Sono matto". Le volanti sono subito intervenute e hanno bloccato il giovane. La donna era in bagno, in un lago di sangue. L'intervento del 118 è stato inutile. Sul posto sono intervenuti per gli accertamenti gli agenti della squadra mobile. Il 32enne faceva uso da tempo di psicofarmaci, e da anni risulta in cura al Cim, Centro di igiene mentale, per una schizofrenia bipolare. Secondo le prime ricostruzioni, mentre il padre pensionato era nel piccolo appezzamento che possiede a Rieti, il giovane si è svegliato, ha avuto un breve litigio con la madre, poi l'aggressione. Quando gli agenti sono arrivati in casa, ha detto semplicemente "mia madre è di là", indicando il bagno, poi si è preparato un caffè, e ha confessato, raccontando: "Ho visto mia madre trasformarsi in diavolo". Il 32enne ha afferrato una bilancia pesa-persone e ha colpito con questa la madre, prima in camera da letto, poi in bagno dove la donna ha cercato di rifugiarsi. Le ha fracassato la testa. Colpi così violenti che si è slogato una spalla. L'ultimo ricovero del 32enne era stato deciso proprio perché, in preda ad allucinazioni, diceva di vedere la madre trasformarsi in diavolo. "Dopo il ricovero nell'ultimo periodo stava meglio - ha raccontato il padre del ragazzo agli agenti - lavorava regolarmente e in questi giorni era andato a lavoro, dove faceva l'impiegato ai beni culturali. Da due giorni eravamo un po' preoccupati perché la notte non riusciva a dormire". Stamattina la tragedia.

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