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Eleonora Sannibale È l'una in punto e speri che con il sole a picco sulla spiaggia anche i vu' cumprà si prendano una pausa.

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Ognitre per due minuti puntualmente irrompono mentre ti stai spalmando di crema oppure mentre chiacchieri con il vicino di sdraio. Nel peggiore dei casi annunciano il loro arrivo sollevando polveroni di sabbia con i ciabattoni, trasformando la certosina impresa di stendere la protezione solare con dolcezza in un antipatico scrub. Persino quando sei comodamente seduto al tavolo del ristorante, inforchettando uno spaghetto "a vongola" vengono a chiederti di acquistare qualcosa. E non sia mai che in spiaggia chiudi un occhio: loro o le imperterrite compari cinesine dei massaggi a cinque euro si assicureranno che non ti appisoli neanche un attimo. E in quanto a fantasia non li batte nessuno. Chi più ne ha, più ne metta: mai detto fu più azzeccato di questo per i vu' cumprà, con i loro zainetti, stendini e carrettini carichi di così tanta roba da chiedersi come facciano a reggersi in piedi sotto il sole cocente d'agosto. Impossibile sfuggire sia che ti abbronzi nella popolare Torvajanica, nella chic Fregene, nell'intellettuale Sabaudia, nella trendy Sperlonga. Ce n'è per tutti i gusti. Da chi porta borse griffate Louis Vuitton in una mano e i portafogli Gucci nell'altra, a chi con una spirale di cappelli sulla testa si destreggia tra le sdraio a mo' di mannequin alle prime lezioni di portamento. Per non parlare di quello che si tira dietro un mini centro commerciale sulla battigia, con tanto di ciabatte, vestitini, pantaparei, top, magliettine e gonnelline. Eppure le signore ne vanno pazze: si avvicina una e tutte le altre la seguono a ruota. In alternativa, c'è quello che sul carretto monta un vero e proprio negozio di giocattoli, con gommoni, ciambelle, braccioli, materassini e gonfiabili di ogni forma e dimensione, da far invidia al negozio più fornito della capitale. E che dire del tipo che se ne va in giro con l'ombrello aperto, ricoperto di orecchini e cianfrusaglie di ogni genere, e intanto si ripara dal sole. Non mancano all'appello gli abusivi dei cd musicali e dvd, successi dell'ultima stagione, e quelli degli occhiali all'ultima moda. Le spiagge di Ostia, Fiumicino e Ladispoli ne sono piene. E ancora: i venditori di asciugamani (la tendenza di quest'anno li vuole con tasca per cellulare annessa) e di maxi parei, che se passano te ne accorgi subito. E se credete che il nuvolone di Fantozzi stia mettendo a rischio la tintarella, vi sbagliate: sono solo aquiloni che svolazzano sulle vostre teste affinché possiate notarli meglio. Tanto per non farsi mancare niente, ci sono anche quelli che la gioielleria se la portano direttamente in vetrina: vere e proprie teche di vetro, trasportate a mano, con dentro catenine, braccialetti e cavigliere di ogni fantasia. Addirittura alcuni preferiscono fare un salto in spiaggia direttamente con lo stendino dei panni, ma su ogni ripiano, al posto del bucato, si può trovare tutto l'occorrente per un'acconciatura da spiaggia: fasce, cerchietti, mollette, pinze e pettinini. All'occorrenza anche i bastoni per tirare su e giù le tende del terrazzo sono utilizzati per appendere racchettoni, palloni e tutto ciò che serve ai ragazzi per giocare sul bagnasciuga. Insomma, tintarella garantita. Ma all'ombra dei vu' cumprà.

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