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Niente scorte di Ferragosto per chi resta

Una cassiera al lavoro nel supermercato

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Non c'è bisogno di fare scorte alimentari, né di organizzare la caccia all'ultimo supermercato aperto perché Ferragosto si avvicina. Certo, bisognerà indirizzarsi verso il centro della Capitale oppure nell'area circoscrizionale di Ostia, ma nelle domeniche del 14 e 21 agosto e per lunedì 15 i romani potranno contare rispettivamente in queste zone su 79, 88 e 42 punti vendita nei quali fare gli acquisti necessari. Fare la spesa, dunque, non sarà un problema per chi resta questo mese a casa. A garantire le aperture di una gran parte dei supermercati, discount, grandi magazzini e superfici specializzate nei diversi prodotti anche non alimentari nei giorni in cui la città si svuota, ci ha pensato Federdistribuzione, l'associazione che raggruppa la maggioranza delle imprese della Distribuzione Moderna Organizzata. Nel resto del mese sono 405 i negozi aperti (271 alimentari e 134 non alimentari), di cui ben 122 offriranno il servizio a domicilio. In particolare nella Capitale, la prima e ultima domenica del mese saranno rispettivamente 305 e 315 i punti vendita aperti. Più ristretto, invece, il numero di quelli che non abbasseranno le saracinesche nel weekend di Ferragosto per un "semplice" motivo: l'attuale disciplina comunale, come ricorda l'assessore al commercio Davide Bordoni «consente l'apertura festiva facoltativa limitatamente ai soli esercizi commerciali del centro cittadino, delle zone adiacenti le Basiliche di San Paolo, San Pietro e San Giovanni e del XIII Municipio». Nella parte restante del territorio, gli esercenti potranno aprire soltanto domenica 28 agosto (e quella passata del 7), ma dovranno restare chiusi domenica 14 e 21 e lunedì 15. Una decisione che la Federdistribuzione chiede di rivedere. «Le aperture durante i mesi estivi hanno assunto, ormai, un carattere di servizio sociale», spiega il Presidente della Federdistribuzione Giovanni Cobolli Gigli. «Pensiamo ad esempio ai più anziani che altrimenti dovrebbero percorrere lunghe distanze sotto il sole per arrivare a un negozio aperto e che possono anche trovare un'occasione di sollievo dall'afa estiva». Per questo motivo l'associazione chiede «di poter aprire i punti vendita dell'intera Capitale anche nel corso delle domeniche e delle festività». Intanto, secondo le stime delle principali associazioni di categoria, le aperture nel settore alimentare e non, sono cresciute di circa il 10% rispetto alla scorsa estate. Conseguenza dell'aumento del numero dei romani che sono rimasti a casa accorciando, o addirittura rinunciando, alle ferie.

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