Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il luminare che fa «battere il cuore»

default_image

  • a
  • a
  • a

Lasua più grande qualità, oltre alla tecnica, era di saper spiegare i problemi più complicati nel modo più semplice»), il primo medico al mondo a eseguire un trapianto di cuore. Dopo 27 anni trascorsi a lavorare in Sudafrica, Usa e Regno Unito, Ciro Campanella, cardiochirurgo di fama mondiale ha deciso di tornare a operare e concludere la carriera, in Italia. Dopo aver preso servizio lo scorso primo agosto, Campanella ha già iniziato a operare e a rivoluzionare il reparto di cardiochirurgia, introducendo tecniche chirurgiche all'avanguardia poco usate in Italia e un metodo di lavoro internazionale. A partire da una gestione nuova dei rapporti con colleghi e ammalati, con cui è «fondamentale comunicare sempre e spiegare tutto, perché dall'altra parte potrei esserci io», il fare meeting interni per l'analisi degli errori fino alle tecniche cardiochirurgiche vere e proprie, mini-invasive e con l'uso anche di cellule staminali. «Il mio obiettivo - spiega - è sviluppare tecniche di intervento meno invasive possibile». Come quello di by-pass coronarico fatto a cuore battente e non con la pompa, «in cui si continua a far battere il cuore e si ha un campo operatorio di due soli centimetri, non si apre lo sterno ma si pratica una piccola incisione nel torace a sinistra, o gli interventi di chirurgia mini-invasiva sulla valvola mitralica del cuore e sulla valvola aortica, con laser e cellule staminali ricavate dal paziente stesso». L'ospedale San Filippo Neri guidato dal dg Domenico Alessio è un polo d'eccellenza su scala europea, soprattutto per la cardiochrurgia, molto attento allo sviluppo delle nuove tecnologie.Dan. Dim.

Dai blog