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Rogo stazione Tiburtina, un'altra giornata di disagi

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Caos e disagi dopo l'incendio alla stazione Tiburtina

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I pendolari un Frecciargento se lo sognano nei giorni normali e così è stata la ressa per salire a bordo di quel treno arrivato nella stazione di Orte. Una calca di centinaia di persone, anche vacanzieri, che all'inizio è stata scambiata per un assalto a un convoglio di passaggio nello scalo viterbese, una specie di blocco di protesta. In realtà si trattava di un treno proveniente da Udine che le Ferrovie, deviandolo dal suo percorso abituale, avevano messo a disposizione dei viaggiatori concentrati ad Orte dopo il caos di ieri. Un modo per ovviare al caos provocato dall'incendio di ieri a Roma Tiburtina. La stazione laziale è diventata per un giorno una succursale d'emergenza di quella della capitale. A Tiburtina intanto sono stati aumentati i binari disponibili: due in più resi utilizzabili dai pompieri. Per domani le Fs garantiscono il transito del 90% dei treni a media e lunga percorrenza (5 ogni ora), oltre a quello di convogli regionali e interregionali. L'azienda ha reso noto in serata che il rogo non ha interessato il cantiere della nuova stazione e promesso che i tempi saranno rispettati: «Sarà pronta prima dell'avvio del nuovo orario 2011-2012». «Attendiamo chiarezza oltre che le Fs ripaghino gli investimenti e i costi che stiamo subendo per ridurre i disagi dei cittadini», aveva detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Chi sbaglia paga», aveva aggiunto, parlando di «controlli» o «prevenzioni» carenti. Oggi intanto la procura di Roma ha aperto un'inchiesta per incendio colposo e il ministero dei trasporti ha istituito una commissione per accertare le cause. Tra le ipotesi c'è quella di un impianto difettoso. Le Ferrovie dello Stato hanno cercato di recuperare terreno in tutta Italia dopo la giornata nera dell'incendio, delle decine di treni cancellati e delle ore di attesa in molte città. L'azienda aveva previsto in mattinata che il 75 per cento dei treni avrebbe viaggiato senza deviazioni, rispetto al 55 per cento di ieri. Ciò non ha impedito che specie a Roma Termini si siano riviste scene di passeggeri esasperati e di bivacchi improvvisati. Ritardi di ore sulle partenze e centinaia di persone accalcate sotto i tabelloni degli orari. Box informazioni e biglietterie presi d'assalto nonostante Trenitalia abbia potenziato tutti i servizi di assistenza. «È stato un viaggio della speranza - ha detto una signora dopo aver percorso la tratta Latina-Roma - siamo partiti alle 7.20 poi all'improvviso ci siamo fermati per cambiare treno. Siamo scesi dalle carrozze e siamo saliti su un altro convoglio, più vecchio che non aveva neanche l'aria condizionata. Poi ancora un altro stop a Pomezia. Da lì l'inferno: sono saliti tutti i passeggeri di un treno proveniente da Nettuno che era stato soppresso. Stavamo strettissimi e mancava l'aria». Un racconto emblematico. A Roma i maggiori ritardi li hanno accumulati i treni internazionali, mentre a Milano la situazione è apparsa migliore rispetto a ieri: le partenze sono state in generale regolari; ritardi invece negli arrivi. Problemi anche a Bologna e a Torino. La seconda giornata di passione del trasporto ferroviario ha mobilitato le associazioni dei consumatori. Il Codacons ha pubblicato online un modulo con cui i viaggiatori potranno chiedere un risarcimento danni a Trenitalia. L'Adoc ha sollecitato all'azienda l'apertura di un tavolo di confronto, denunciando «gravi disinformazioni» ai passeggeri. L'Adiconsum ha invocato un piano di investimenti straordinario delle Ferrovie per completare la nuova stazione Tiburtina.

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