Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Panini da casa e sdraio a turno con gli amici

default_image

  • a
  • a
  • a

Dallaspiaggia libera agli stabilimenti più "in”, la parola d'ordine che mette d'accordo tutti è «risparmio». Estate 2011 da dimenticare, anticipano già operatori e habitué della battigia. «Ormai lavoriamo solamente nel weekend», allargano le braccia i primi. «Il mare è diventato troppo caro», ammoniscono invece le famiglie. Che dunque riducono al minimo storico il budget per la spiaggia.Dei sintomi dell'austerity che soffia sul litorale si trova traccia ovunque, come detto non vi sono sostanziali differenze tra spiagge libere, sempre più affollate, e stabilimenti storici. «Per una famiglia che vuole passare solo qualche ora al mare non conviene pagare lettino e ombrellone - non ha dubbi Carmela, ieri nella spiaggia libera di piazzale Ferdinando Magellano con bambino al seguito - Qui non ci sono servizi e la pulizia lascia un po' a desiderare, ma ci adeguiamo». Il viaggio negli stabilimenti conferma come questa estate sia tarata sull'oculatezza: «Siamo in sette - spiega Pasquale dal Battistini - Con l'abbonamento spendiamo duemila euro a stagione, ma risparmiamo prendendo un solo ombrellone, due lettini e una sdraio». Stessa musica al Marechiaro Lido: «Veniamo qui solo per il bimbo, altrimenti sceglieremmo la spiaggia libera - confessano Fabio e Sara - Come risparmiamo? Con un solo sdraio in due, facendo a turno, e borsa frigo». Lo sa bene il titolare: «Il ristorante è sempre vuoto, e anche la spiaggia, il venerdì è deserta, lavoriamo sempre meno». Trucchi pro-risparmio, quelli cui turisti e pendolari del mare hanno abituato i gestori degli stabilimenti, proposti quest'anno anche dallo zoccolo duro della clientela: «Veniamo qui da tanti anni, abbiamo l'abbonamento - spiegano Rita e Antonella dal Cotral, sul lungomare Lutazio Catulo - ma risparmiamo sul collaterale, per esempio non mangiamo più ristoranti sulla spiaggia e le bibite le portiamo da casa». E, come annunciato, la crisi quest'anno bussa anche alla porta di stabilimenti rinomati, tradizionalmente frequentati da famiglie che, almeno in passato, pagavano l'ombrellone senza prima sbirciare le tariffe: «Abbiamo deciso di dividere il costo della cabina con altri amici - conferma la signora Enrica dal Gambrinus - dove si può, si risparmia». Del resto quella di dividere la cabina sembra essere diventata consuetudine: «Tanti clienti lo fanno, è una novità rispetto agli anni passati- aggiornano i gestori di Nuova Pineta e Pinetina - I prezzi dall'anno scorso sono rimasti invariati, ma i clienti cercano di risparmiare su tutto». Sempre dalla Nuova Pineta, Carmelo riassume quello che sembra essere l'opinione di molti: «Ormai non è più una questione di possibilità economiche, tutto è diventato carissimo. Se si tratta di spendere dodici euro per affittare lettino e ombrellone per un giorno lo fai, ma se ti concedi di più la gita al mare inizia ad essere una spesa non indifferente».

Dai blog