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Maratona sul bilancio Sì alle agevolazioni Ici

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.La discussione sulle delibere propedeutiche ha infatti protratto la discussione in aula Giulio Cesare. Tra i provvedimenti più importanti già varati quello di ieri sulle modifiche alla determinazione dell'aliquota Ici sulle seconde case sfitte. Lo scorso anno è stata introdotta l'aliquota del 10 per mille per gli immobili destinati ad abitazione e non locati da almeno 2 anni, con la delibera di ieri si precisa che questa aliquota non si applica agli immobili concessi ad uso gratuito al coniuge, in comodato e a soggetti passivi che svolgono attività di costruzione o compravendita immobiliare. È stata introdotta la possibilità di pagare l'Ici anche attraverso la cessione di beni immobili in caso di mancanza di liquidità. Importante poi il voto favorevole all'emendamento presentato dal capogruppo de La Destra, Dario Rossin con il quale è stato introdotto l'esonero dal pagamento dell'Ici dei proprietari di immobili affittati a categorie svantaggiate: famiglie con reddito inferiore ai 27mila euro, con disabile o over 65 a carico, malati terminali. Il confronto in aula tuttavia si è acceso sulla delibera che rimodula la tariffa rifiuti che, per effetto della reintroduzione dell'Iva al 10% subirà un aumento medio del 12%. «Di fronte al fallimento della gestione dei rifiuti con il rischio emergenza alle porte, il centrodestra ha la faccia tosta di aumentare la tariffa sui rifiuti alle famiglie e alle imprese di oltre il 10% - ha tuonato in aula il capogruppo Pd, Umberto Marroni -. Per questo continuiamo a chiedere il rinnovo dei dei vertici dell'Ama». Replica il presidente della commissione Bilancio, Federico Guidi: «La sinistra ha poca memoria. La tariffa dei rifiuti è destinata ad aumentare ogni anno perché legata a coprire il costo del servizio. Sotto la giunta Veltroni, dal 2003 al 2008, aumentò infatti del 50%». E in una giornata difficile, quella in cui la manovra del governo di fatto indebolisce a dismisura i Comuni, Alemanno cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: «Nonostante i 150 milioni di euro di tagli abbiamo preservato la spesa sociale. Abbiamo fatto investimenti significativi. Credo quindi che nonostante la crisi e i tagli imposti dal governo questo bilancio sia positivo per Roma sia dal punto di vista economico sia per la giustizia sociale».

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