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«Mi disse che lo picchiarono le guardie»

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Tuttitestimoni nel processo per la morte di Stefano Cucchi. I primi hanno ricordato i momenti trascorsi nelle celle di sicurezza del Tribunale, gli altri, invece, hanno riferito qual era lo stato di salute del ragazzo il 16 ottobre 2009, poche ore dopo il suo arresto per droga. «Chiesi di andare nella cella con Cucchi perché ero solo - ha detto Marco Fabrizi, davanti ai giudici della Corte d'assise - ma una guardia penitenziaria mi fece segno di no, facendo il gesto come se in quella cella si prendevano le botte». Secondo la testimonianza di un'altra ex detenuta, Annamaria Costanzo, il giovane deceduto al Sandro Pertini le avrebbe detto che a picchiarlo erano state «le guardie». «Mi chiese una sigaretta - ha detto alla Corte - mi disse che era in cella per un po' di fumo e che stava male perché non gli volevano dare le medicine. Continuava a dire "sto male" e gli domandai "ma che ti hanno menato"?, Mi rispose di sì e che erano state le guardie che l'avevano arrestato». Nel corso dell'udienza è stato ascoltato anche il medico del Fatebenefratelli Cesare Calderini. «Ho visitato Cucchi in presenza delle guardie penitenziarie, gli chiesi cosa era successo e mi disse che era caduto dalle scale». A.P.

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