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Pedoni a rischio Giuliano Dalmata scende in strada

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Iresidenti del quartiere Giuliano-Dalmata sono stanchi di vedere almeno una volta a settimana una persona investita sulle strisce pedonali all'altezza del civico 571. Per questo ieri mattina l'associazione Gentes ha organizzato un presidio sul tratto di strada incriminato, a pochi metri dalla metro Laurentina, a cui seguirà una vera e propria manifestazione a settembre. «Chiediamo un semaforo pedonale o un autovelox con telecamera che possa servire da deterrente per automobilisti e motociclisti», spiega Giorgio Marsan, presidente di Gentes. Anche sua madre un mese fa è stata investita su quel tratto, riportando una frattura alla clavicola. «La strada è pericolosa - prosegue Marsan - Le macchine sfrecciano e qualcuna supera anche i 75 chilometri orari. Ci sono stati molti morti, ma le Istituzioni non vogliono intervenire. Eppure sono anni che vengono raccolte firme e la risposta è sempre la stessa: non ci sono soldi». Ignazio Cianfanelli è il responsabile romano dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada e abita proprio su quel tratto di strada. «Da casa mia sento frenate brusche tutti i giorni - denuncia - Lo spartitraffico è anche più rischioso delle strisce stesse. Le macchine corrono sfiorando le aiuole e mettendo in pericolo i pedoni». Ieri c'erano anche la figlia e il marito di una donna rimasta uccisa sette anni fa. «Mia madre è stata investita da un'auto nel 2004 - racconta Daniela - Ha fatto un volo di venti metri». E c'era anche chi, dopo 45 anni, ancora si ricorda il momento in cui una macchina l'ha messa sotto. «È accaduto nel 1966 - spiega Giuliana Devescovi - Dopo l'incidente avevo paura a riattraversare la strada. Già allora era pericolosa. Oggi lo è ancora di più». Umberto Zanchi è stato più fortunato. «Mentre attraversavo, un'auto si è fermata - racconta - Ma altre tre dietro di lei no e c'è stato un tamponamento, fortunatamente non grave». Ieri l'associazione ha voluto riprendere con la telecamera la difficoltà dei pedoni ad attraversare. Il video sarà caricato su Youtube.

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