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Salita di San Valentino da giardino a discarica

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Discarica San Valentino

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Tutto è iniziato nel maggio del 2003 quando ha piantato i primi quattro oleandri. Da quel giorno una discarica nel cuore dei Parioli l'ha trasformata in un giardino pieno di fiori, piante e alberi da frutto. Per sette anni lo ha curato con un figlio, ottenendo grande solidarietà da parte dei residenti. Ma da otto mesi Andrea Lasagna, classe 1916, lo ha dovuto abbandonare. Il motivo? Nessuno lo aiuta economicamente e con la sua pensione non riesce a far fronte alle spese. E così, quel giardino in via San Valentino, angolo viale Maresciallo Pilsudski, si è trasformato di nuovo in una vera e propria discarica: copertoni abbandonati, frigoriferi, buste di plastica e bottiglie di birra frantumate. Dal 1950 al 2003 quel pezzo di terra era stato lasciato nel degrado, ma con l'arrivo dell'anziano cittadino era tornato a «vivere», grazie anche all'aiuto dei cittadini che gli regalavano, ogni tanto, piante e soldi per mandarlo avanti. Adesso il giardino è transennato, stanno costruendo un muretto perché la collina è a rischio crollo. Ma nonno Andrea, 95 anni, se qualcuno lo aiutasse, al termine dei lavori potrebbe tornare a curare le sue piante. «Non ho il denaro per andare avanti - ha detto Lasagna - se qualcuno mi aiutasse tornerebbe tutto come prima. Negli anni ho chiesto aiuto anche al Comune, alle Istituzioni locali, mi hanno fatto tante promesse, mi avevano detto che avrebbero messo anche una fontanella per innaffiare le piante e i fiori. Ancora sto aspettando. Alla fine ho dovuto smettere, senza soldi come faccio?». Nel giardino di circa 650 metri quadrati, dove c'erano rose, gerani, piante da frutto, felci, ciclamini e viole, ora si possono «ammirare» soltanto rifiuti ingombranti, materassi e secchi di plastica. «Ai Paioli c'è tanta gente ricca ma purtroppo poco generosa», ha continauto Lasagna. Negli anni scorsi al giardiniere dei Parioli il Comune ha promesso che gli avrebbe dato un contributo, gli ha fatto recapitare tre serbatoi di acqua per innaffiare e un diploma di giardiniere con tanto di lettera di ringraziamento scritta dal sindaco Walter Veltroni. «Di soldi, però, neanche a parlarne, ma io non perdo la speranza». In questi sette anni Andrea Lasagna è stato aiutato da una coppia di cittadini romeni, che per pochi soldi al giorno potavano le piante, innaffiavano e tagliavano l'erba alta intorno alle piante. Ma da quando nessuno lo aiuta più è rimasto da solo nella sua abitazione in via Ettore Ximenes, dove attende che qualcuno faccia qualcosa per permettergli di trasformare questa discarica ancora una volta in un giardino, per far diventare l'ingresso dei Parioli in un punto verde da ammirare ogni volta che si passa a piedi o in automobile.

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