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Poste in tilt e sportelli aperti a oltranza

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Le Poste

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«A signorì, ma quando posso pagà?». Bollettini alla mano, i romani in fila alla Posta ieri si sono dovuti armare di santa pazienza. La coda del black-out informatico, iniziato mercoledì, infatti, non ha risparmiato neanche i circa 250 uffici postali della Capitale, colpiti come la maggior parte dei 14 mila presenti in tutt'Italia. E così ieri Poste Italiane, nel giorno in cui sperava di smaltire le pratiche rimaste in sospeso, ha invece dovuto fare i conti con nuovi disagi dovuti ai disservizi causati «da un guasto al sistema informatico che ha rallentato le operazioni, con l'effetto di allungare i tempi di attesa, e in alcuni casi ha impedito l'esecuzione delle operazioni stesse». Poste Italiane si è scusata per i disagi alla clientela. Ed è corsa subito ai ripari. Gli sportelli «rimarranno aperti oltre il normale orario di lavoro finché non saranno serviti tutti i clienti» è stato il tam-tam accolto con benevolenza da chi non si era rassegnato a rincasare senza aver pagato i bollettini. Mentre i tecnici si davano da fare per ripristinare il regolare funzionamento del sistema per la fornitura di tutti i servizi postali e finanziari». Alla fine della giornata si sono contate un milione e mezzo di operazioni in meno rispetto al solito. Sono state infatti regolarmente eseguite, ha precisato Poste Italiane, «5,5 milioni di operazioni, a fronte dello standard giornaliero che è pari a 7 milioni di operazioni». Per assicurare il completamento delle operazioni, «gli uffici postali sono rimasti aperti anche oltre il normale orario di lavoro, fino a che non saranno serviti tutti i clienti». Ma c'è stato caos e caos. Alle 18.30, nell'ufficio centrale di piazza San Silvestro non c'era la ressa. Gli uffici grandi, spiegano da Poste Italiane, hanno retto meglio dei piccoli. Roma Ostiense, Roma Prati, Cinecitta Est, Nomentano, l'Eur non hanno subito un grosso contraccolpo. Anzi, hanno ammortizzato i disagi degli uffici più piccoli, perché quando la gente ha visto il parapiglia ha pensato che fosse meglio cambiare aria. Da oggi si torna alla normalità. Almeno così si spera. «Il Codacons - ha detto Carlo Rienzi, presidente dell'associazione - in attesa di conoscere le ragioni e la durata degli inconvenienti, invita tutti i cittadini che hanno subito dei danni dai disservizi a contattarla, e segnalare l'accaduto sul blog del presidente per ottonere un risarcimento proporzionato all'accaduto».

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