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Poste, il sistema informatico non regge

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Ufficio postale di Piazza San Silvestro

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Il display smette di lampeggiare e lo sportello chiude. Uffici postali ancora in tilt per un problema di malfunzionamento dei computer, nonostante le note rassicuranti di Poste Italiane. A Roma centinaia di persone sono rimaste in coda nel tentativo di ritirare la pensione, pagare un bollettino o in generale usufruire di uno dei servizi finanziari offerti dalla società di telecomunicazioni. La sede di piazza San Silvestro, nel cuore del centro storico, è rimasta bloccata per circa tre ore. La fila per i servizi di fascia "A", dalla gestione dei conti correnti e delle carte ai pagamenti di bollette o multe, si è fermata poco prima delle 9 del mattino: sul display che indirizza i clienti verso lo sportello libero lampeggiava il numero 615. Circa tre ore e duecento numeri dopo, alle 12.30, il servizio è lentamente ripreso. Prima per i bollettini, poi per tutti i servizi finanziari, quando però ormai si era formata una fila di duecento persone e il primo numero distribuito dalle macchinette era l'811. Stessi disagi negli altri uffici della Capitale. Nella sede di via Molise la lunga fila di persone in attesa è stata "sciolta" dal direttore, che ha invitato i clienti a lasciare l'ufficio perchè "il servizio si è interrotto di nuovo" e senza possibilità di capire se e quando sarà ripristinato. Rabbia e rassegnazione tra le persone in coda agli sportelli. Soprattutto tra gli anziani che non riescono a ritirare la pensione. "Perché ci tengono in fila senza spiegare cosa succede?", ha chiesto una donna. Oltre al blocco telematico, infatti, i clienti hanno pagato la totale mancanza di informazioni sulle cause dello stop e soprattutto sui tempi di ripristino dei servizi. Unica certezza: il sistema si è fermato ovunque, inutile peregrinare verso un'altra sede. L'ufficio stampa delle Poste ha confermato che il problema dipende dall'installazione di un nuovo software per la gestione dei servizi finanziari. Un problema che ha riguardato, senza distinzioni, tutta Italia. Per questo, dopo diversi giorni di disagi, Poste Italiane ha accolto la richiesta del Codacons di aprire un tavolo di conciliazione finalizzato a risarcire gli utenti danneggiati.  

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