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D'Artagnan in manette È l'ultima stoccata

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D'Artagnan è tornato. E stavolta è uscito dalla Fontana di Trevi in manette. Sono da poco passate le 13 quando Roberto Cercelletta si confonde tra la folla di turisti del centro storico. Arriva da dietro Palazzo Poli. Cammina a passo svelto guardando dritto di fronte a sé. In un attimo è nella piazza. Mimetizzato. Sparito. Poi, di colpo, l'indice della mano di una turista indica il lato destro della Fontana. D'Artagnan sta salendo sul monumento. Di nuovo. A una settimana esatta dall'ultimo blitz il pescatore di monetine avanza. I vigili danno l'allarme. La piazza si ferma a guardarlo. Scattano i flash. Lui, a torso nudo, tira fuori una piccola lama e inizia a tagliarsi l'addome. Si ferisce il collo. Il sangue cola fino ai pantaloni della sua tuta. Il neocomandante del I Gruppo, Stefano Napoli, fa transennare l'area e dà disposizioni ai suoi uomini: sarà un'operazione congiunta con la polizia di stato. Napoli è al comando da pochi giorni ma deve già scontrarsi con un nuovo caso in piazza Trevi. Cercelletta urla dalla statua più alta della Fontana. Protesta. Da pochi giorni, grazie a un provvedimento del Comune, non può più raccogliere le monetine dall'acqua o sarà arrestato per furto. Per lui, che ogni lunedì dal 1968 raccatta centinaia di euro gettati dai turisti, è un colpo al portafogli. Si sgola e continua a tagliarsi la pancia. Arrivano anche i vigili del fuoco. Ma per ora l'uomo è inavvicinabile. Nessuno può salire sul monumento senza l'autorizzazione della sovrintendenza ai beni culturali. Così ci vogliono almeno quindici minuti per avere il via libera. Arriva l'ok. Cinque uomini, poliziotti e vigili urbani, salgono per fermarlo. Lui va sempre più alto. Gli agenti lo invitano a scendere. Si rifiuta. Li insulta. Più volte. Poi le forze dell'ordine iniziano una veloce scalata sopra il monumento e lo braccano. D'Artagnan prova a divincolarsi. Ma ormai ha le manette ai polsi. Sono le 14.05. È in stato di arresto per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Dalla piazza scattano gli applausi di chi aveva assistito alla scena. Cercelletta senza fare resistenza scende e urla al suo pubblico innalzando le mani al cielo: "Guardate, come un assassino mi hanno messo!". Ma ormai lo show è finito. Polizia e municipale lo scortano in ambulanza all'ospedale S. Spirito mentre valutano la possibilità di imputargli altri reati. «Dobbiamo dire basta a episodi di questo genere - spiega il comandante Napoli che supera la prima prova in piazza Trevi -. La delibera contro i ladri di monetine può darci una mano, ma dobbiamo fare in modo che certi episodi non si ripetino: ogni intervento costa tantissimo. Perseguiremo Cercelletta e altri come lui a 360 gradi». La municipale e la questura stanno infatti pensando a un provvedimento di interdizione nei confronti dell'uomo. Se fosse attuato non potrebbe più avvicinarsi nei pressi della Fontana. Con l'accesso vietato alle zone limitrofe al monumento le manette scattarebbero immediamente: D'Artagnan non avrebbe più modo di effettuare alcuna stoccata. Ma la storia non si chiude qui. Il comandante dei Vigili, Angelo Giuliani, ha detto di non escludere la querela per il programma delle Iene. «Ora lo show è finito - ha spiegato -. Qualcuno pensava di aver preso all'amo una balena ma si è ritrovato con una sardina. Le immagini del servizio delle Iene sono un falso clamoroso, montate ad arte per far scoppiare lo scandalo e far impennare l'audience».

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