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Comuni ricchi con le farmacie Solo Roma non ci guadagna

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«Tutte le farmacie comunali italiane sono in attivo e producono utili. Come mai quelle Farmacap no?» Questa domanda Venanzio Gizzi, presidente Assofarm, la Federazione delle farmacie comunali, la porrà al sindaco Alemanno, al quale ha chiesto un incontro. «Le farmacie comunali - spiega Gizzi - sono un fondamentale presidio sociosanitario inserito nel Sistema Sanitario Nazionale e, come tali, consentono ai sindaci, proprietari delle farmacie, di recitare un ruolo da protagonisti nell'erogazione di un servizio costituzionalmente tutelato. Le farmacie comunali poi operano nel settore sociale, garantendo attenzioni particolari verso le categorie più deboli e svantaggiate. Siamo sicuri che Alemanno concorderà sull'essenzialità di un servizio pubblico nel settore farmaceutico e facciamo appello alla sua sensibilità sociale». Presidente, cosa chiedete ad Alemanno? «Innanzitutto un incontro. E poi di voler essere attento al valore di un'azienda che eroga servizi sanitari, nonostante le preoccupazioni che desta Farmacap». Cosa la preoccupa dell'Azienda Farmasociosanitaria Capitolina? «Ad Assofarm sono associate circa 1.350 farmacie di proprietà di enti locali. Sono tutte in attivo e svolgono il proprio lavoro con proficui risultati, sia sotto il profilo sanitario sia economico. Solo alcune stanno vivendo un periodo di difficoltà. Come mai allora le 43 farmacie del Campidoglio sono in perdita?» Già come mai? «Non conosco la risposta, naturalmente. Anche perché noi non abbiamo mai saputo cosa succede in Farmacap. Però voglio chiedere una cosa al sindaco». Cosa? «Di non privatizzare Farmacap. Le farmacie pubbliche sono in attivo, altrimenti i sindaci le venderebbero. Quindi, anche il Comune di Roma può trarre reddito da Farmacap. Se finora le cose non sono andate bene forse non è il caso di vendere le farmacie, ma di cambiare chi le ha gestite sinora, di sostituire i manager. È chiaro che assistiamo a una gestione interna sbagliata». Farmacap aderisce ad Assofarm? «No». Perché? «Non saprei. Assofarm nasce dopo la liquidazione di Fiamclaf, al cui vertice era Orgera, oggi direttore generale di Farmacap. Ci furono scissioni e dissidi. Assofarm assorbì le farmacie pubbliche italiane, meno quelle di Farmacap e alcune che hanno aderito a Federfarma. Non abbiamo mai avuto rapporti con Farmacap. Però ci dispiace vedere un'azienda in queste condizioni. Vorremmo capire da Alemanno i motivi per cui Farmacap versa in tale stato e far capire al sindaco l'importanza del rilancio delle farmacie comunali».

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