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Dalla Regione 12 mila alloggi

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Unasvolta nell'edilizia residenziale pubblica, quella presentata ieri dalla presidente della Regione Renata Polverini. La Regione, infatti, ha sbloccato la costruzione di 12 mila alloggi da vendere a prezzo convenzionato o da destinare all'affitto a canone calmierato. Lo strumento per accelerare sulla realizzazione di queste case, ferma da anni, è un protocollo firmato ieri dalla Polverini e dagli assessori al Bilancio, Stefano Cetica e alla Casa, Teodoro Buontempo con le associazioni di costruttori e le cooperative, anche militari (Agci, Ance Lazio-Urcel, Confcooperative Federabitazione Lazio, Federlazio, Legacoop, Unci Lazio, Assocoopsicurezza). La Regione, grazie a questo patto, garantisce alle imprese costruttrici già aggiudicatarie di bando un mutuo al 2% con le banche (coprendo eventuali differenze fino al 4,5%, grazie a un fondo annuale di circa 10 milioni) ma soprattutto fissa al 30 settembre 2011 la definizione delle aree edificabili nell'ambito dei Piani di Zona da parte dei Comuni, Roma compresa. Un termine definitivo: se ciò non accadrà, la Regione riassegnerà le aree e bloccherà le premialità del Patto regionalizzato 2011. «L'accordo -ha detto la Polverini- ha l'obiettivo di finanziare l'erogazione di mutui agevolati per la costruzione di abitazioni venduti a prezzi convenzionati e abitazioni destinate alla locazione a canoni calmierati oltre a dare un nuovo impulso, sul piano dell'occupazione e degli investimenti indotti al settore economico dell'edilizia, la quale solo nel Lazio si caratterizza per un fatturato complessivo di 24 miliardi di euro, pari a circa il 14% del Pil regionale». La storia parte da lontano: «Da una legge del 2002 era scaturito un bando del 2004 - ha ricostruito Cetica - con un fondo di rotazione da 50 milioni l'anno per costruire questi 12 mila alloggi. Sviluppo Lazio doveva stipulare convenzioni con le banche per ottenere i mutui agevolati. Ma tutto rimase fermo, perchè i Comuni non indicavano le aree, e le banche non ritenevano di avere abbastanza garanzie per concedere i mutui. Per cui in Bilancio si erano accumulati 400 milioni di euro fermi. Questo protocollo - ha concluso Cetica - serve a sbloccare la situazione, perché con i nostri bilanci non ci possiamo permettere di sprecare un euro: abbiamo fissato termini brucianti». A Roma è prevista la costruzione di circa metà dei 12 mila alloggi, 5.765 abitazioni di cui 1.157 di proprietà e 4608 destinate a locazione permanente. Soddisfatto il presidente di Ance Lazio, Stefano Petrucci: «L'accordo contribuirà in modo deciso a fronteggiare l'emergenza abitativa nel Lazio: permetterà infatti di salvare un Programma di investimento che, una volta rimesso in moto, consentirà di realizzare 12.000 alloggi in edilizia agevolata. Si tratta di un'iniziativa che è rimasta al palo per anni e che ora viene rilanciata con la previsione di scadenze più stringenti e un rinnovato impegno da parte delle istituzioni». Per il vicepresidente del Lazio, Luciano Ciocchetti, «si tratta di un'ottima notizia. Si completa così un percorso iniziato nel 2004 e che per vari motivi non si era mai concluso. Queste case sono estremamente necessarie. Ora è importante che i comuni assegnino le aree. Ricordo che, per quanto riguarda Roma - incalza il vice presidente con delega all'Urbanistica - la Regione Lazio ha definito in tempi brevissimi le varianti di densificazione dei piani di zona».

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