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Concertone tricolore

Il concerto del Primo Maggio

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La par condicio sarà il tormentone del Primo Maggio. Neri Marcorè l'ha già detto chiaro e tondo alla vigilia del concertone. Lui canterà «Immunità» (l'abbiamo sentita in prova ed è chiaro il riferimento a premier e dintorni) e poi, per controbilanciare la satira, verrà preso di mira il leader del centrosinistra («Ma qual è il leader del centrosinistra?», si è chiesto sarcastico il conduttore). Ma ce n'è anche per il sedicente terzo polo. «Volevo cantare "Senza Fini" - scherza Marcorè - Ma poi ho pensato che sul palco ci sarà anche Gino Paoli e allora è meglio di no». Par condicio o meno, lo spauracchio del Primo Maggio sarà la pioggia. Gli organizzatori assicurano di aver acquistato 400 mila ombrelli tricolore da distribuire alla folla con tanto di coreografie. Scherzi a parte, sarà proprio la Patria il tema ispiratore della festa organizzata dai sindacati per il giorno dei lavoratori. «La storia siamo noi. La storia, la Patria, il lavoro» è lo slogan dell'edizione 2011. E le celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia uniranno idealmente le decine di artisti che dalle 15,15 a mezzanotte saliranno sul palco di piazza San Giovanni. Dopo la tradizionale anteprima delle 15 con gli artisti emergenti presentati da Enrico Capuano (tra cui la promettente Erica Mou della scuderia Caselli), il concertone del Primo Maggio prenderà ufficialmente il via alle 16 con l'esibizione di Eugenio Finardi che, scomodando Jimi Hendrix a Woodstock, si lancerà in una versione rock dell'Inno di Mameli. Poi tutti d'un fiato Luca Barbarossa, Modena City Ramblers che suoneranno «Bella ciao» e Giuliano Palma & The Bluebeaters in compagnia di Nina Zilli. Dalle 17 Edoardo Bennato, Ascanio Celestini, Paolo Belli, De Angelis e Marcorè, Bandabardò con Peppe Voltarelli, Enzo Avitabile con Raiz e Co' Sang, Lucariello, 'Nduccio e Rebecca. Fino alle 19 quando ci si prenderà una pausa per il rush finale. La diretta su Raitre riprenderà alle 20, quando sul palco saliranno i 72 elementi dell'Orchestra Roma Sinfonietta e i 60 del Nuovo Coro Lirico Romano. Marcorè si misurerà con «Dolcenera», prima di lasciare il microfono a Daniele Silvestri e ai Subsonica. Per la prima volta a San Giovanni, il Premio Oscar Ennio Morricone che dirigerà la sua «Elegia per l'Italia», una sinfonia di 14 minuti composta per l'occasione. Poi Gino Paoli che intonerà il «Va' pensiero». Caparezza, Tony Hadley e Arborosie prepareranno il terreno alle star del giorno: Francesco De Gregori e Lucio Dalla, anche lui per la prima volta a San Giovanni. Di nuovo protagonisti l'orchestra Roma Sinfonietta, Fausto Mesolella e Peppe Servillo, Paola Turci e ancora Gino Paoli. Tra video di Andrea Camilleri, pedane girevoli e l'Inno di Mameli riproposto alle 23,30 in versione corale, il concertone chiuderà sulle note di Chiara Civello.

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