
Pd e Pdl ai ferri corti

«Questavolta all'inefficienza e all'incapacità di Alemanno - ha commentato il segretario romano del Pd, Marco Miccoli - supplisce la Caritas che ospiterà le famiglie in una struttura messa a disposizione dall'associazione. Ricordiamo ad Alemanno che fare il sindaco significa risolvere i problemi e non fare demagogia e campagna elettorale, aspettando che qualcuno risolva le questioni al suo posto. Sgomberare campi nomadi senza prevedere una sistemazione alternativa è da irresponsabili e vuol dire far moltiplicare i campi nomadi abusivi come funghi nella città». Non ci sta il presidente della commissione Sicurezza, Fabrizio Santori (Pdl): «Non dimentichiamoci che gli sgomberi degli insediamenti abusivi, gli allontanamenti dei cittadini comunitari che provocano allarme sociale nonché una politica di tolleranza zero per tutelare la serenità dei romani è stata legittimata dal voto popolare già nel 2008 quando vinse il sindaco Alemanno proprio sui temi della sicurezza e in particolare per risolvere la spinosa questione nomadi.«Dopo le storiche chiusure del Casilino 900 e della Martora e gli oltre 500 interventi di sgombero ora non sarà certamente opportuno cullarsi sugli allori ma andare avanti con gli sgomberi e procedere con gli altri obiettivi del Piano che prevede la chiusura di altri 5 campi tollerati: Tor De' Cenci, Baiardo, Foro Italico, Monachina e Muratella». Critico il presidente del XI Municipio, Andrea Catarci: «Dopo l'occupazione pacifica della Basilica di San Paolo e l'accoglienza fornita dalla Caritas al gruppo di senza fissa dimora, in città è ancora più chiaro chi fronteggia le emergenze sociali e chi le crea. Nel primo gruppo vanno annoverate le associazioni cattoliche e laiche con i tanti volontari e operatori; nel secondo spicca per irresponsabilità il sindaco Alemanno e la maggioranza che lo sostiene, che è riuscita a spendere la bellezza di 30 milioni di euro ed a chiederne altrettanti per organizzare delle persecuzioni vere e proprie, per realizzare sgomberi odiosi, inutili e dannosi, per ampliare a dismisura i campi attrezzati rendendoli ancora peggiori». Un «coro del buonismo fine a se stesso, dal quale non si leva mai una proposta seria, concreta e soprattutto realizzabile per porre fine all'emergenza nomadi nella città di Roma - commenta il consigliere Pdl, Federico Rocca -. Tutti dimenticano che questa situazione è figlia di quel lassismo che per 15 anni ha permesso che in città proliferassero insediamenti abusivi. Ci dispiace ma noi dobbiamo dare una risposta a Roma e ai romani, quindi esorto il sindaco ad andare avanti perché le polemiche del no a tutti i costi e senza soluzioni, vogliono solo immobilizzare la nostra azione e far sì che tutto proceda come nel passato. Evidentemente a qualcuno la situazione piace o peggio ancora fa comodo, non trovo altre giustificazioni all'ostruzionismo messo in atto in questi ultime settimane».
Dai blog

Carlo Conti vince ancora. Scoppia la Sanremomania


La magia dei Pink Floyd torna a suonare nell'anfiteatro di Pompei


Da Jackson ai Beach Boys: quando le canzoni finiscono in tribunale
