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Caccia alle sanguisughe dei trapianti

Sala operatoria

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Richieste di rimborso spese fuori tempo massimo, fatte ricamminare con una bustarella. Il sospetto è che non sia un caso isolato ma un sistema. Per questo motivo da stamattina le pratiche presentate dai pazienti trapiantati che hanno diritto a un rimborso per le spese sostenute per i viaggi della speranza fuori regione saranno rivalutate da una commissione di esperti della Asl RmC, alla presenza di un dirigente della Regione Lazio. Lo ha deciso ieri pomeriggio il manager della Asl RmC Antonio Paone, che ha firmato una delibera che autorizza la discesa in campo di una commissione di esperti. Da stamattina quattro 007 andranno a caccia di impiegati sanguisughe. Come C.R, 55 anni che, se sarà confermata l'accusa di tentata concussione (indaga il pm Colaiocco) avrebbe chiesto 2.500 euro ad un medico trapiantato di cuore, per far ripartire una pratica di rimborso spese scaduta di 7.700 mila. È stato arrestato lunedì dai carabinieri del col. Lorenzo Sabatino per la richiesta di una trance di mille. Ma come capiranno se ci sono altre mele marce nell'azienda sanitaria dove lavorava Lady Asl, che però, lo ricordiamo fu arrestata per gli scandali nella Asl RmB. «Andremo a rispulciare le richieste presentate negli ultimi anni» spiega il manager della Asl RmC Antonio Paone. E se ci saranno anomalie telefoneremo ai pazienti per capire se hanno ricevuto pressioni». L'indagine interna non è stata richiesta. «Ma - spiega Paone - ho voluto dare un segnale che contrasti la rassegnazione che ho percepito leggendo i racconti dei pazienti sui giornali. Invece devono denunciare se sono stati taglieggiati anche altri». Le pratiche saranno riesaminate sotto il profilo sanitario e amministrativo «per rilevare eventuali irregolarità, leva per illecite richieste di denaro ai malati». Il dg spiega: «Nel caso del dipendente arrestato mi è stato riferito che il pressing sul paziente poggiava su una richiesta di rimborso spese presentata fuori tempo massimo, che, se accertato, non aveva quindi diritto ad essere soddisfatta». Ecco perché è necessario che nella commissione di esperti vi siano medici che capiscano quali sono i requisiti clinici per ottenere un rimborso, ma anche conoscitori delle regole sotto il profilo amministrativo. Ne faranno parte: un direttore di distretto, un funzionario regionale, chiesto e ottenuto da Paone («e ne sono molto felice» dice), «un amministrativo della mia direzione e il direttore dell'area accreditamento» cioè il dirigente che si occupa delle verifiche in case di cura e attività in convenzione. E l'impiegato arrestato? «Oggi (ieri, ndr) è stato sospeso dal servizio - spiega Paone - e sono state avviate le procedure preliminari al licenziamento che avverrà solo se saranno confermate le accuse».

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