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Roma esce da Adr e Centrale del latte

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Lagiunta capitolina ha dato il via libera alla delibera che crea un'unica società di gestione del Comune di Roma. Il valore complessivo del giro d'affari delle società che rientrano nell'operazione è di più di 5 miliardi di euro. L'operazione rientra nell'attuazione del decreto legislativo numero 78 del 31 maggio 2010 che stabilisce le misure che il Comune di Roma può adottare per razionalizzare le partecipazioni societarie detenute al fine di ottimizzare la spesa. In quest'ottica Roma Capitale manterrà le sue quote in alcune società di servizi pubblici locali che sono: Acea (51%), Acea Ato2 (3,5%), Atac (100%), Ama (100%), Car (31%), Cif (20%), Investimenti (22,5%) e Eur (10%); per quanto riguarda le società di servizi societari nella maxi holding rimarranno le quote, pari al 100%, di Roma servizi per la mobilità, Roma Metropolitane, Risorse Rpr, Aequa Roma, Zetema Progetto cultura e Servizi azionista Roma. Infine, rimane la quota del 18,64% in Alta Roma. In futuro verranno dismesse le quote che Roma Capitale possiede in Aeroporti di Roma (1,33%) e quelle della Centrale del Latte. Lo holding dovrebbe essere «battezzata» tra maggio e giugno e sarà guidata da un presidente, da un direttore generale e da un consiglio di amministrazione di 5 membri, tra i quali il segretario generale e il direttore esecutivo di Roma Capitale. Il Cda ha poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria, fatta eccezione per le materie per le quali è necessaria l'autorizzazione dell'Assemblea capitolina.

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