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Bashmet e Ughi incrociano gli archetti

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Un'occasioneunica per godere echi e riflessi della cultura italiana e russa. I Solisti di Mosca, raffinatissimo ensemble cameristico fondato e diretto dal grande violista russo Yuri Bashmet, eseguiranno a Roma nell'Anno della Russia un'anteprima della tournée per i 20 anni di attività nei cinque continenti. Non che i due mostri sacri dell'archetto non abbiano già suonato insieme anche a S. Cecilia in Roma: ma l'incontro fra il suono russo, soavissimo e misterioso di Yuri Bashmet e quello italiano, prorompente e solare di Uto Ughi, incuriosiscono ancora e sempre. I due affronteranno insieme la «Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra K 364» (1779) di Mozart, col bellissimo Andante, uno dei suoi più celebrati. Poi Bashmet, che ha sempre contribuito a valorizzare le non molte pagine solistiche della viola, sarà ancora solista nel «Concertino per viola e orchestra in la minore» di Paganini, per dirigere infine i suoi Solisti di Mosca nella «Serenata per archi in do maggiore op. 48» (1880) di Ciajkovskij. Sponosrizzato da Gazprom Export, il concerto sarà salutato dall'Ambasciatore Alexei Meshkov.

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