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Cortellesi & Bova nell'Italia delle escort

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L'hascritta, esordendo nella regia, uno sceneggiatore, Massimiliano Bruno, già a suo tempo apprezzato per "Tutto l'amore del mondo" e per "Notte prima degli esami" 1 e 2. La protagonista è Alice, con un marito ricco, un figlio piccolo, vari domestici, ovviamente extracomunitari. Un incidente però la lascia vedova, senza soldi e con molti debiti da pagare. Come cavarsela? Ha un'amica che fa la prostituta o, meglio, come pudicamente le chiamano oggi, la escort. Si farà aiutare da lei a mettersi su quella strada e nonostante molti prevedibili impacci ci riuscirà bene, ma ecco che nel modesto quartiere periferico in cui ha dovuto trasferirsi con il bambino, incontra un bravo giovane che gestisce un Internet Point. Fra i due, dopo la consueta indifferenza iniziale, nasce l'amore. Però lui non sa il mestiere che fa lei… Attorno un piccolo coro. Gli abitanti grossolani ma simpatici del caseggiato dove adesso abita Alice, compresi vari extracomunitari tutti buoni, un portiere razzista, che forse anche lui, alla fine, si rabbonirà, cui è da aggiungersi, al momento opportuno, la lista variopinta dei "clienti" che presto metteranno Alice a tu per tu con il suo nuovo mestiere, un campionario che - si parvis licet - sembrerebbe rubacchiato a "Bella di giorno" di Buñuel. Momenti stanchi, altri eccessivamente coloriti, altri ancora, quando si sospingono i sentimenti in primo piano, portati al limite dell'emozione facile. Comunque il film, specie trattandosi di un esordio, può guardarsi con una certa simpatia. Per merito anche di tre interpreti decisamente convincenti. Alice è Paola Cortellesi, in attento equilibrio fra le pagine sexy e quelle che annunciano l'amore, il giovane cui finirà per unirsi è Raoul Bova, serio, asciutto, riservato, come il personaggio voleva, il portiere razzista è Rocco Papaleo, pronto a regalarci un'altra delle sue caratterizzazioni pittoresche.

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