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Sassi, mazze e denunce rabbia prima del derby

Il pullman della Lazio colpito da sassi prima del derby (foto Gmt)

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Lancio di sassi contro il pullman e un dirigente biancoceleste ferito al volto. Un tifoso laziale di 15 anni accoltellato al gluteo. Coltelli, spranghe e passamontagna trovati dagli investigatori della Digos addosso a quattro giovani tra i 19 e i 23 anni finiti in manette. A fine partita quaranta supporter romanisti fermati dalle forze dell'ordine su ponte Duca d'Aosta mentre tentavano di assaltare un gruppo di laziali. E poi ieri mattina, altri quattro tifosi della Lazio segnalati alla magistratura e i sequestri: di bombe carta, fumogeni, tirapugni e spranghe di ferro. Bilancio finale: 18 denunciati, quattro arresti e i quaranta fermati nei confronti dei quali si stanno vagliando le posizioni. Sono le scene cupe che hanno fatto ombra prima e durante al derby di Coppa Italia Roma-Lazio. Il torpedone biancoceleste è stato bersagliato prima dell'incontro mentre transitava sul ponte Duca d'Aosta. Alcuni teppisti hanno fatto partire una pioggia di pietre. Una ha colpito il vetro del pullman. Una scheggia ha raggiunto il team manager Maurizio Manzini rimasto lievemente ferito e medicato sul posto. Si è seduto in panchina in campo con un cerotto alla tempia destra. Intorno alle 18 è stato aggredito un altro laziale. Si tratta di un ragazzo di 15 anni. In piazza della Farnesina è stato raggiunto da un colpo di lama ai glutei e trasportato all'ospedale San Filippo Neri. Durante i controlli pre-partita i poliziotti hanno trovato venticinque grossi petardi. La Questura ha fatto di tutto per evitare episodi violenti. I primi risultati si sono avuti sin dal mattino. Gli investigatori di Digos e Squadra mobile hanno eseguito perquisizioni nelle abitazioni di undici tifosi biancocelesti - tre dei quali sono stati sottoposti a divieto di partecipazioni alle manifestazioni sportive (Daspo). I loro nomi sono emersi dall'inchiesta della magistratura sui disordini in via Cavour l'8 gennaio in occasione della festa per l'anniversario della Lazio. Uno di loro, di 37 anni, aveva quattro fumogeni e dodici petardi tipo «Rambo 31 k»: ovvero 330 grammi di materiale esplosivo. La merce è stata trovata in un negozio per il quale la polizia amministrativa ha già avviato il procedimento di chiusura. Un 23enne custodiva una spranga in ferro e due aste in plastica dai 60 ai 90 centimetri: denunciato e Daspo per cinque anni. Le mazze erano sistemate in un'auto insieme con maglie per cambiarsi dopo la partita. Un tifoso di 30 anni aveva tirapugni e manganello telescopico. Anche per lui denuncia e Daspo di cinque anni. Infine, un quarto biancoceleste è stato denunciato per la violazione della sorveglianza speciale. Attorno allo stadio la Questura ha disposto un cordone di "protezione" fatto di controlli, interdizione di aree pedonali e l'anticipazione degli afflussi alle 18. Il provvedimento ha riguardato le aree adiacenti all'Olimpico e al ministero degli Esteri, delimitate dal perimetro Lungotevere Cadorna, Lungotevere Diaz, Viale dello Stadio Olimpico e via Antonino di San Giuliano. Anche altri accessi sono stati vietati al traffico: piazzale Ponte Milvio, Maresciallo Giardino, Ponte Duca d'Aosta, via Edmondo de Amicis e viale dello Stadio Olimpico. La tangenziale è stata percorribile solo in direzione Pineta Sacchetti mentre la Galleria Giovanni XXIII è stata blindata in direzione tangenziale. Il derby era occasione troppo importante per diventare scenario di violenza incontrollata. La macchina organizzativa ha rappresentato anche un modello di sicurezza mostrato a tre diversi Paesi europei. Al match hanno assistito le delegazioni (ventidue poliziotti) di Belgio, Austria, Francia, Polonia, Svezia, Olanda e Svizzera. Il sindaco Alemanno a fine partita ha manifestato tutto il suo sdegno per quanto è successo: «È inaccettabile che questo bel derby sia stato turbato da violenze da parte di gruppi di teppisti che nulla hanno a che fare con la tifoseria sana. È assurdo che per una partita venga bloccato il traffico di un intero quadrante della città e che un ragazzo di 15 anni debba rimanere ferito nel quadro di una serie di violenze e arresti».  

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