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Tevere in piena ma senza alluvione

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Dopogiorni di piogge intense lungo tutto il bacino del fiume, il 2 dicembre del 2010 il Tevere in piena ha raggiunto quota 11,30 metri all'Idrometro di Ripetta ma non supera i livelli della storica piena del 2008 di 12,55 metri. I romani lo scrutano grigio e veloce scorrere sotto i ponti. Mette i brividi e affascina allo stesso tempo. Da setttimane anche a seguito delle intense piogge il fiume è «sorvegliato speciale». Protezione civile, Ardis, Capitaneria di Porto e polizia fluviale sgomberano gli argini del fiume nel tratto urbano, chiudono gli accessi alla banchina, verificano la tenuta degli ormeggi dei battelli lungo il fiume per evitare che le imbarcazioni possano prendere il largo e finire per schiantarsi contro i piloni dei ponti come due anni prima, rallentando il deflusso delle acque verso la foce. Mentre il Tevere è tenuto sotto controllo e la Protezione civile è pronta ad affrontare eventuali emergenze con mezzi e volontari, a preoccupare gli esperti è l'Aniene, il maggiore affluente del Tevere. A Ponte Mammolo e sulla Tiburtina le idrovore pompano l'acqua. C'è preoccupazione tra gli imprenditori dell'area industriale (le cui imprese furono danneggiate dall'alluvione dell'Aniene nel 2008) che tale disastro possa replicarsi. A difesa della zona servono opere idrauliche definitive e per questo sono previsti nuovi invasi utili allo "sfogo" naturale delle piene. I lavori dovrebbero interessare due milioni di metri cubi e cominciare a gennaio del 2012. Nel frattempo agli imprenditori non resta che raccomandarsi a Giove pluvio affinché la prossima piena non li colga impreparati e senza difese. C.T.

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