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Nuovi commissariati nelle ex caserme

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Il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il questore Tagliente

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Un terzo «patto per Roma sicura». Ad annunciare l'esigenza di un salto di livello sulla sicurezza capitolina è stato il sindaco Alemanno in visita ufficiale al questore Francesco Tagliente, insieme al comandante dei vigili urbani, Angelo Giuliani, il generale Mori, il delegato alla Sicurezza, Giorgio Ciardi. Un incontro annunciato qualche settimana fa proprio dal primo cittadino per ribadire, innanzitutto, il sostegno e il ringraziamento della città per l'impegno delle forze dell'ordine nel garantire, da tre anni a questa parte, il costante calo dei reati. Un punto di partenza quello segnato ieri in via di San Vitale. «Dobbiamo fare tesoro dei risultati raggiunti - dice Alemanno - e passare ora a una nuova fase che tenga conto anche del nuovo pacchetto sicurezza varato dal ministro Maroni». Diversi i paletti messi dal sindaco per la stesura del nuovo patto, che andrà concordato e sottoscritto con Regione, Provincia, Prefettura e tutte le forze dell'ordine. Dalla messa in rete della Sala Sistema Roma, alla «moltiplicazione» dei presidi territoriali delle forze dell'ordine, a una nuova mappa della sicurezza del territorio per individuare le aree a rischio. Il problema, come sempre, riguarda soprattutto le risorse che potrebbero arrivare proprio dal terzo patto per Roma Sicura. «Il nostro impegno - ha annunciato il primo cittadino - è quello di offrire nuove sedi anche nelle ex caserme cedute dal demanio per ridurre i costi e realizzare così nuovi commissariati». Un punto cruciale quello della sicurezza. Carta vincente nella campagna elettorale che lo ha portato in Campidoglio, Alemanno punta dritto all'obiettivo che già sa di prossima sfida politica oggi, elettorale domani: «Il nuovo decreto legge che aumenta i poteri delle ordinanze dei sindaci prevede che queste vengano fatte rispettare non più soltanto dalla polizia municipale ma da tutte le forze dell'ordine, servono quindi nuovi protocolli ad hoc e proseguire con fermezza nel coordinamento attraverso una vera e propria cabina di regia che si riunisce già da settembre una volta a settimana». Sulla prostituzione il sindaco non ammette strumentalizzazioni. Carte alla mano il fenomeno è diminuito del 50% sulle strade più «visibili». «Aspettiamo poi che la prostituzione su strada diventi reato, solo così si può davvero contrastare il fenomeno». Ancora, sul vagabondaggio molesto e i fogli di via per i clandestini. Tutti fenomeni che non si possono risolvere con un'ordinanza comunale. I motori per il terzo patto sono comunque già accesi, spetterà adesso a Regione e Provincia dare un contributo soprattutto economico e garantire quel supporto necessario affinché, al di là della politica, i risultati presentati ieri dal questore siano davvero un punto di partenza e non di arrivo.  

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