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Lui l'ha afferrata per le spalle

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Leiha impugnato il telefonino per chiedere aiuto. Lui l'ha sbattuta con la faccia contro il muro e poi le ha spaccato il naso con un pugno. Quindi è fuggito. È caccia all'uomo dopo la tentata violenza a sfondo sessuale di cui è stata vittima una studentessa calabrese di ventidue anni. Gli agenti del commissariato Sant'Ippolito diretti da Giovanni Di Sabato cercano un individuo dalla carnagione olivastra, probabilmente di origine asiatica. Ecco i fatti. È l'una e quaranta del mattino. Chiara (un nome di fantasia), studentessa universitaria, sta tornando a casa degli amici che la ospitano in un appartamento in via dei Monti di Pietralata. Entrata nell'androne del palazzo, la ragazza nota che un uomo la segue all'interno. Ma pensa che sia un inquilino dello stabile. Mentre sta salendo le scale, però, lo straniero le salta addosso e l'afferra da dietro. Chiara prende il cellulare per dare l'allarme. Ma non fa in tempo. Lo sconosciuto prima le sbatte la testa contro il muro e poi le sferra un diretto sul naso. A questo punto, visto sfumare l'«agguato», lo straniero si dà alla fuga. Il tutto dura pochi secondi. Sul posto giungono poco dopo gli agenti del commissariato e un'ambulanza, che trasporta la giovane al Sandro Pertini. In ospedale le vengono riscontrate la frattura del setto nasale e alcune abrasioni sul volto: la studentessa viene giudicata guaribile in trenta giorni. Gli investigatori cercano ora il bruto, riuscito a dileguarsi nel buio. E indagano anche su una tentata molestia avvenuta non lontano da quella zona qualche giorno fa. Protagonista un uomo che corrisponderebbe alle caratteristiche di quello che ha aggredito Chiara.

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