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Tassista-usuraio prestava soldi ai colleghi

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Perchi non rispettava le scadenze c'erano minacce e una «multa». A cadere nella rete di A.R., sessantaduenne tassista usuraio, che aveva prestato soldi a strozzo anche a un collega gravemente malato che, per pagarsi costose cure e un intervento, era stato costretto a intestargli persino la propria abitazione. Ma il tassista, che aveva una regolare licenza, è stato arrestato dagli agenti della squadra amministrativa del compartimento della polizia ferroviaria del Lazio, diretto da Cosimo Maruccia. L'indagine, partita a gennaio da alcuni risvolti di un'operazione condotta a giugno nell'ambiente dei tassisti di Termini, ha subito un'accelerazione con una prima denuncia di una delle vittime. Si tratta di un titolare di licenza N.C.C., S.O., 65enne, che aveva chiesto 4 anni fa un prestito iniziale di 40mila euro per pagarsi delle costose cure mediche. Ma nel tempo il debito è cresciuto così vertiginosamente da fargli perdere anche la sua casa Caprarola del valore di circa 100 mila euro che ha dovuto intestare all'usuraio. Dopo di lui altri 5 o 6 colleghi, che avevano contratto debiti più bassi, hanno avuto il coraggio di denunciare.

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