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Riscaldarci costerà 50 euro in più l'anno

Soldi

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Si accendono i riscaldamenti e cresce l'attenzione sulla sicurezza, soprattutto per quanto riguarda gli impianti autonomi, con circa 150 mila dichiarazioni di avvenuta certificazione pervenute all'Acea. E puntuali arrivano anche i rincari, dal 3 al 5% in più rispetto allo scorso anno, vale a dire che per un'abitazione tradizionale, la spesa complessiva prevista si aggira quest'anno tra i mille e i 1.150 euro nel periodo tra novembre e aprile. La causa è il rincaro dei combustibili, soprattutto metano. Roma si trova nella fascia climatica «d», quella dove si recita che la facoltà di accensione degli impianti va dal primo novembre al 15 aprile, per un massimo di 12 ore al giorno, tra le 5 del mattino e le 23. In realtà, in alcuni condomini i termosifoni si sono accesi prima dell'inizio del mese. La legge, infatti, lo prevede purché ci sia una concorde decisione condominiale e non si superi il limite delle 6 ore giornaliere. Per i 26 mila impianti centralizzati e i 600 mila autonomi della capitale sono due le verifiche da svolgere pena sanzioni che possono arrivare fino a 500 euro. Per i primi la manutenzione è annuale o semestrale ed è cura degli amministratori. In sostanza si verifica che avvenga la corretta accensione e il funzionamento dell'impianto, oltre al «bollino blu» che accerta la corretta combustione. Gli «autonomi», invece, devono essere controllati dai proprietari o dagli inquilini: anche per loro c'è l'obbligo della manutenzione annuale e del bollino blu. «Tutti gli impianti – fa sapere l'Acea – hanno l'obbligo di inviare all'ente preposto ai controlli (per il comune di Roma è Acea reti e servizi energetici), la dichiarazione di avvenuta manutenzione, il bollino blu, che deve essere effettuato da un tecnico qualificato ogni 4 anni per gli autonomi e ogni due per i centralizzati». Costo dell'operazione, 5 euro. L'ente preposto organizza poi delle specifiche campagne di controllo, a campione, che coinvolgono di norma circa 20 mila impianti. Quest'anno l'attenzione dei romani al tema della sicurezza sugli impianti sembra essere aumentata, visto che all'Acea sono pervenute 150 mila dichiarazioni di avvenuta certificazione per gli autonomi. Meglio mettersi in regola perché se, in seguito alla verifica, l'utente si trovasse sprovvisto della dichiarazione sostitutiva e del bollino, gli sarà addebitato il costo del controllo (gratuito) pari a 85 euro. Nella capitale esistono inoltre circa 4.000 impianti a gasolio che vengono controllati ogni due anni. Il controllo è automatico e viene effettuato con le stesse modalità di quello per gli impianti a gas. Ma intanto nella bolletta arrivano i rincari insieme a qualche suggerimento per risparmiare. I consigli vengono dalle associazioni dei consumatori che raccomandano l'installazione di un contabilizzatore del calore, che consente di spendere quello che si consuma realmente, ma soprattutto di concordare l'accensione continuativa, perché spegnere e riaccendere l'impianto per non superare le ore di calore giornaliere, comporta dei costi decisamente più alti rispetto a un impianto che funziona senza sosta.

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