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«Molti malcapitati hanno un'occupazione e guadagnano bene»

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.Ma il luogo comune si infrange, anche in questo caso, sugli scogli della realtà. Spesso, infatti, a restare strangolati dal nodo scorsoio dell'usura sono cittadini che lavorano e guadagnano bene. Un dettaglio importante per comprendere il fenomeno e che risulta anche dalle richieste di aiuto giunte all'Ambulatorio Antiusura Onlus Roma presieduto dall'avvocato Luigi Ciatti. «È allarmante che l'usura sia in aumento. Ma ancora più allarmante è il particolare che qui viene gente che lavora e che fino allo scorso anno non veniva perché ce la faceva tranquillamente ad andare avanti». Che è successo? «Molti hanno investito pensando di raccogliere i frutti dei loro sacrifici. Invece non ci sono riusciti e si sono messi nei guai». Un esempio? «Moglie e marito venuti oggi da noi. Hanno due figli piccoli. Lui prende 1800 euro, lei 900. E sono stati letteralmente massacrati da due cessioni volontarie. L'uomo ha dato in garanzia il suo stipendio a una finanziaria e il suo datore di lavoto gliene trattiene direttamente una parte. Sul salario residuo ha poi fatto un altro pignoramento. Risultato: in tasca gli restano 600 euro, un terzo di quello che guadagna». Ma c'è la busta paga della moglie. «Anche lei ha contratto debiti...». La crisi internazionale ha inciso molto sul fenomeno? «Certo. Però il problema è la gestione responsabile del denaro. Il povero o l'extracomunitario dall'usuraio non ci vanno». La ricette per correre ai ripari? «Gestire le esposizioni e facilitare l'accesso al fondo di prevenzione usura, che permette di avere 15 mila euro per estinguere i debiti. È poi fondamentale pubblicizzare l'esistenza del fondo e delle associazioni. Fare pubblicità significa prevenire e questa è una battaglia che si vince con la prevenzione».

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