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Soste taxi. I parcheggi non tornano

Taxi

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Ancora un mese e, molto probabilmente, prendere il taxi costerà di più. La commissione tecnica, alla quale spetterà valutare entità e criteri dell'applicazione delle tariffe, si dovrà infatti pronunciare entro il 30 ottobre. Ma, al di là del prezzo delle corse, dopo tanti proclami e tante battaglie, cosa è stato fatto per rendere più facile il lavoro dei tassisti da una parte e l'accesso al taxi (e più trasparente il servizio) da parte dei clienti? Poco. Molto poco. Il piano per la razionalizzazione delle soste, ad esempio, elaborato dal presidente Mobilità dell'Assoforum, Angelo Mele è stato eseguito solo in parte. Pochi i posteggi dove gli stalli per le auto bianche sono stati aumentati (poco più di una decina, tra l'altro piazza Enrico Fermi, piazza Mazzini e piazza Verbano). «Il problema è che anche laddove gli stalli sono stati effettivamente ampliati - commenta Mele - questi vengono regolarmente occupati dalle auto private o dai motorini, vanificando tutto il lavoro fatto. Ancora, i Municipi non sono molto larghi di maniche quando si parla di manutenzione e così anche dopo qualche mese la segnaletica scompare e di fatto il posteggio riservato ai taxi svanisce». Nulla di fatto quindi, ad esempio, per il posteggio taxi di via Veneto, dove oltre alle buche, alla segnaletica orizzontale praticamente inesistente e alla scarsa illuminazione «si sono rubati pure la targa con la scritta taxi», denuncia ancora Mele. Critica la situazione anche a largo Argentina dove le auto bianche sostano in entrambi i lati della carreggiata che va verso piazza del Gesù creando non solo un pericoloso imbuto per le auto e i bus che passano ma anche per i pedoni. E le nuove colonnine hi-tech che si collegavano via bluetooth? Nessuno sembra averle mai viste, così come i bagni chimici. «Avevamo individuato 12 posteggi dove per mancanza di esercizi commerciali aperti al pubblico o per motivi di orari - continua il presidente Mobilità dell'Assoforum - il tassista ha enormi difficoltà nel reperire un servizio igienico. Il progetto però è fermo da mesi alla sovrintendenza ai Beni culturali. Evidentemente per loro non è un problema». Infine, ma non da ultimo, il cronico problema delle corsie preferenziali. Insomma, l'unica novità nel settore taxi sembra essere quella degli aumenti. E non si tratta certamente di una bella notizia.

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