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Pattuglioni anti rom e prostituzione La Consap: è solo propaganda politica

Polizia in azione

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«Basta coi pattuglioni antiprostituzione e per stanare i rom abusivi. Non contribuiscono in maniera fondamentale alle esigenze di sicurezza del territorio ma sembra che rispondano più a esigenze politiche». Il vertice del sindacato tuona e i poliziotti applaudono. Ieri mattina erano riuniti al Circolo ufficiali dell'Esercito: poliziotti iscritti alla Consap, segretari locali e vertici di Roma e provincia della Conferazione autonoma più rappresentativa della categoria. L'occasione del raduno gli Stati generali del sindacato, evento al quale ha partecipato anche il questore di Roma Francesco Tagliente. Il segretario generale Giorgio Innocenzi ha battuto il tasto più dolente - i tagli alla sicurezza - puntando il dito sui politici che «hanno inferto colpi pesanti alla motivazione professionale», affondando poi contro la lotta alla prostituzione e ai campi rom abusivi: «Distolgono il personale e sguarniscono il territorio». Sono le due brutte cartoline della città che il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha messo in cima alle cose da fare quando era ancora candidato al Campidoglio. Riflette il sindacato: «Sono assorbiti troppi uomini e mezzi delle forze dell'ordine. Non è con i pattuglioni che risolve il problema. Anzi, si rischia di indebolire il contrasto alla criminalità diffusa. Servono più volanti in strada». Il questore Tagliente ha rassicurato annunciando il rafforzamento del personale in sala operativa e ribadendo che non ci saranno le chiusure di Commissariati e posti di polizia annunciati dal suo predecessore Giuseppe Caruso (Tor Pignattara, Porta Pia e i presidi Rai delle sedi di viale Mazzini, via Teulada, Saxa Rubra, Salario e Dear). Su antiprostituzione a campi rom, invece, il modello di oggi sarà integrato. «Il nostro impegno - spiega il questore - è diretto a un'attività di controllo del territorio basata su pattuglioni antiprostituzione, antispaccio e per il controllo delle aree occupate, orientata verso nuove modalità operative in cui l'azione degli uffici centrali si integra con quella dei Commissariati».

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