Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

"Salvate Federica, è senza cure"

Ospedale (foto Gmt)

  • a
  • a
  • a

La Polverini intervenga per aiutare la piccola Federica. L'appello arriva dai genitori della ragazzina dodicenne di Trevignano immobilizzata a letto fin dalla nascita a causa di una gravissima malattia. Dal primo settembre il distretto sociosanitario ha tagliato le ore di assistenza, nonostante le rimostranze della famiglia, che non ha altra scelta se non quella di rivolgersi direttamente alla governatrice. «Finora è stato tutto inutile - spiega il padre di Federica, Alessandro Parissi - Prendere carta e penna e scrivere alla Polverini è l'ultima cosa che ci resta da fare - dice Alessandro Parissi - Io e mia moglie Annamaria non ce la facciamo più a sostenere questa battaglia con il distretto, ora la nostra speranza è che il presidente Polverini possa intervenire». «Siamo i genitori di Parissi Federica bambina nata con la sindrome 4P che la costringe a letto fin dalla sua nascita - si legge nella lettera inviata alla Polverini - scriviamo per metterla al corrente dell'ennesima situazione che sto vivendo con i Servizi Sociali del Distretto F3 in particolare con l'accordo di Programma gestito dal Comune di Bracciano. Sono anni che lottiamo per i diritti di nostra figlia per garantirle un'adeguata assistenza infermieristica domiciliare evitando la sua ospedalizzazione e un'assistenza socio sanitaria in grado di migliorare anche la qualità della vita del nostro nucleo familiare». Adesso Alessandro e Annamaria devono anche scontrarsi con chi «da un giorno all'altro» decide di tagliare i servizi «senza una spiegazione logica». Secondo quanto raccontano i genitori di Federica, infatti, ad agosto «l'ufficio di piano dell'accordo di programma F3 ha deciso di tagliarci 4 ore settimanali su 9 per mancanza di fondi, ma come al solito la gestione non trasparente e l'inefficienza dei servizi pubblici la devono pagare le famiglie e gli utenti. Il taglio delle ore ha comportato non pochi problemi alla nostra famiglia che oltre ad essere provata dalla situazione in cui versa ha dovuto riorganizzare i propri tempi di vita compresi quelli lavorativi coinvolgendo altri familiari e alimentando ulteriormente sfiducia nei confronti dei servizi pubblici». Alessandro Parissi poi accusa: «Come è possibile che ogni anno noi dobbiamo sentirci dire dall'accordo di programma del distretto F3 che non ci sono fondi quando sappiamo benissimo che ci sono? Come è possibile che ogni anno noi dobbiamo sentirci dire che nostra figlia non necessita di 9 ore settimanali?». Quella inviata alla Polverini non è l'unica lettera che i genitori di Federica hanno inviato alla Regione. È solo l'ultimo disperato tentativo di ottenere un servizio di cui hanno bisogno, di cui loro figlia ha bisogno. Nella Asl RmF di problemi ce ne sono tanti. Questo è vero. Ma certo le difficoltà economiche della sanità regionale non possono continuare a pagarle i cittadini. Soprattutto se vivono condizioni di vita difficili. Un'Istituzione, qualsiasi essa sia, dovrebbe venire incontro alle persone, non sgambettarle. «Vede presidente - conclude la lettera - siamo stanchi di scrivere, lottare, fare battaglie contro i mulini a vento per dei diritti fondamentali. Se i servizi pubblici distrettuali pensano che noi dovremmo ospedalizzare la nostra bambina lo dicano pure apertamente e pubblicamente assumendosene le responsabilità; comunque noi abbiamo seguito il suo impegno sociale anche prima della sua candidatura a Presidente della Regione Lazio e abbiamo apprezzato la sua sensibilità verso i più deboli, verso i lavoratori, verso i disabili, quindi la preghiamo soltanto di fare chiarezza. La preghiamo di non deluderci anche lei». Il futuro di questa famiglia dipende ora dalla Polverini, che assicura: «La Regione non lascerà soli i genitori di Federica. Ci siamo già attivati per aiutarli».  

Dai blog