Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Blitz anti-vagabondaggio etilico E il Tar riboccia il "Pub Crawl"

Polizia in azione

  • a
  • a
  • a

Operazione contro la «febbre etilica» della Capitale. La polizia amministrativa della questura ha sospeso due licenze a due locali notturni (uno in via dei Serpenti, l'altro a Castel Sant'Angelo) e denunciato sei persone. L'accusa è di far parte del sistema del «pub crawl». Letteralmente vuol dire: andare a carponi per pub. Nella pratica sono dei veri e propri tour alcolici. Ultimamente anche i romani ma in particolare i turisti stranieri sono riuniti in una delle piazze della Capitale dagli organizzatori, che adescano i clienti grazie agli annunci in inglese su internet. Va di moda il ritrovo di piazza di Spagna, proprio sotto la fontana. Ma anche via dei Serpenti e vicolo San Biagio. I giovani, arrivati da più parti d'Europa, s'incontrano e comprano un biglietto. Venticinque o venti euro. Dipende dal tipo di tour. Previsti sconti il martedì per le donne e il giovedì per gli studenti. Poi tutti in marcia: il gruppone se ne va per il centro storico fermandosi solo in pub e wine bar a bere birra e «shot» di alcol. A fiumi. Obiettivo: ubriacarsi tutti insieme. Arrivare a camminare a carponi, in pratica. Il trekking alcolico nella Città Eterna è finito da qualche tempo nel mirino delle forze dell'ordine, dopo che il Campidoglio, con un'ordinanza, la numero 127 del 2010, aveva vietato il «pub crawl» almeno fino al prossimo Capodanno. Non è servito neanche un ricorso al Tar del Lazio di uno degli organizzatori delle gite per tornare a bere senza sosta. Il tribunale non l'ha accolto. Secondo i giudici amministrativi «non sussistono gli elementi essenziali - si legge nell'ordinanza - per disporre l'accoglimento dell'istanza incidentale di sospensione dell'atto impugnato» per la mancanza «a un sommario esame, del prescritto danno grave ed irreparabile». Insomma, stop ai tour alcolici.   E così il blitz della polizia, diretto da Edoardo Calabria, ha dato un segnale netto per contrastare i «pub crawler». Dopo le prime sospensioni delle licenze disposte dal questore in occasione di precedenti controlli al pub di Via Vittorio Emanuele II e all'Ostello di Via Livorno, anche le forze dell'ordine hanno iniziato a partecipare ai tour serali. Certo non con l'intento di mandare giù un sorso di birra. Piuttosta per mandarla di traverso a chi organizzava senza potere le serate a carponi. Il lavoro delle forze dell'ordine, intanto, si sta intensificando anche nel mondo digitale. Sotto costante osservazione della postale i siti internet dove nasce l'organizzazione. È lì il primo punto di ritrovo dei giovani a caccia di una serata da sballo.

Dai blog