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Lo salvano dal suicidio Tre giorni dopo si impicca in ospedale

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Atutti i costi. Forse il dolore era troppo forte, l'energia per vivere esaurita, il pensiero dei cari che avrebbero sofferto la sua mancanza insufficiente a convincerlo a non fare l'estremo gesto. Ci aveva già provato qualche giorno fa. Lo avevano salvato all'ultimo momento. E l'altra notte ci ha riprovato. Questa volta putroppo con successo. Erano all'incirca le due del mattino quando hanno scoperto il suo corpo esanime. Romano, 56 anni, sposato e con due figli, l'uomo si è tolto la vita impiccandosi nella stanza del reparto di Psichiatria dell'ospedale civile San Sebastiano di Frascati, dove era ricoverato. Tre giorni fa il cinquantaseienne affetto evidentemente da una fatale forma di «mal di vivere» si era arrampicato sul terrazzo dello stabile di piazza di Cinecittà, dove hanno sede gli uffici del X municipio e anche del X Gruppo della Polizia Municipale. Ma alcune persone, intuendo i propositi dell'uomo, avevano dato subito l'allarme ai vigili urbani. Tre agenti erano saliti sulla terrazza e si erano trovati di fronte il cinquantaseienne che, saltato il parapetto e aggrappato solo a un tubo di plastica dell'impianto elettrico, stava per lasciarsi andare nel vuoto. I tre poliziotti della Municipale gli si erano avvicinati con cautela, per evitare che mollasse la presa. Ma, quando erano giunti a soli due metri di distanza dall'aspirante suicida, il tubo aveva iniziato a cedere. Con un salto, i vigili erano riusciti ad afferrare l'uomo per il giubbotto di jeans ma il suo peso era insostenibile. A quel punto, con un'altra pericolosa manovra, erano riusciti a prenderlo per la cintura e a riportarlo sulla terrazza. A congratularsi con gli agenti che avevano salvato la vita dell'uomo era stato lo stesso sindaco Gianni Alemanno. Sul caso indagano i carabinieri di Frascati.

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