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Grave la bimba partorita al bar

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Agnesca Bordovich e Danilo Grossi

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Restano gravi le condizioni di Melissa, la bambina partorita l'altro ieri nel bar di un distributore sulla Pontina all'altezza di Pomezia. La direzione generale della Asl RmC ha diramato ieri pomeriggio un bollettino clinico per comunicare che «la piccola paziente ricoverata presso l'ospedale Sant'Eugenio, a seguito di parto prematuro, precipitoso e avvenuto in circostanze drammatiche, è tuttora assistita presso il centro di Terapia intensiva neonatale» del nosocomio. Il primario di Neonatologia Carlo Giannini, comunica ancora la nota dell'azienda sanitaria, sottolinea che «la bimba è stata sottoposta a tutti gli accertamenti necessari: elettroencefalogramma, ecografia celebrale, esami ematochimici, emogasanalisi. La bambina è in costante osservazione, le condizioni generali sono critiche e la prognosi resta riservata».   Insomma, la bimba resta in pericolo di vita. La piccola è stata partorita martedì pomeriggio nel bagno del bar di una stazione di servizio sulla Pontina. La mamma, Agnesca Bordovich, 35 anni di nazionalità polacca, sta bene ed è stata messa al corrente delle condizioni critiche della figliola, nata prematura sopra la tazza di un wc. La bimba è stata portata al Sant'Eugenio poco dopo le 18 di martedì in condizioni disperate. Determinante per salvarle la vita è stato l'intervento della titolare del bar, Elisabetta che ha soccorso madre e figlia, si è accorta che la piccina non respirava e le ha praticato massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca per venti lunghissimi minuti. Poi l'arrivo dell'ambulanza e la corsa al Sant'Eugenio, dov'è arrivato anche il marito della donna e papà di Melissa, Danilo Grossi, residente a Nettuno dove vive con l'ex colf, alla seconda gravidanza. Al Sant'Eugenio, riferiscono fonti interne all'ospedale, la bambina sarebbe andata in ipossiemia. Per rianimarla ci sarebbe voluto più di un quarto d'ora. Lo stesso problema si sarebbe verificato anche ieri. I medici, come detto, ancora non hanno sciolto la prognosi, né sono in grado di valutare eventuali danni causati dalla mancanza d'ossigeno.

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