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Il liceo di danza debutta all'Aventino

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NellaCapitale 28 giovani studenti sognano sulle punte, aspettando di cominciare a frequentare a Roma per la prima volta un liceo di danza, così come previsto dalle novità della riforma delle scuole superiori. Il liceo coreutico partirà al Convitto nazionale Vittorio Emanuele II e sarà inaugurato mercoledì. Dopo i test affrontati lo scorso marzo da 56 studenti, e l'attenta selezione coordinata dall'Accademia nazionale di danza, solo ventotto ragazzi "freschi" di licenza media riusciranno a seguire le orme di Billy Elliot. Tra di loro ci sono studenti che vengono da tutta Italia, tra cui Toscana, Sicilia, Puglia. Saranno quattordici le ore settimanali dedicate a storia, tecniche, teoria e pratica della danza, laboratorio coreutico e coreografico: vere e proprie materie con voti sul registro e in pagella, che affiancheranno le classiche discipline scolastiche come l'italiano, il latino o la matematica. Gli studenti della I C, per quest'anno soprattutto ragazze, siederanno ai banchi nelle aule che si trovano nella sede dell'Accademia nazionale di danza all'Aventino, convenzionata con il Convitto. Nella stessa struttura, immersa nel verde, ci sono infatti i locali per le lezioni di danza. «Da quest'anno la danza diventa una materia curriculare - spiega il rettore del Convitto nazionale Emilio Fatovic - Ma eravamo già forti della nostra esperienza in questo campo, perché negli anni scorsi queste stesse attività venivano svolte in aggiunta alle discipline tradizionali. Inizialmente avevamo previsto 22 posti, che poi sono diventati 28, visto il numero dei tanti partecipanti ai test di ingresso». E il rettore è convinto che nella I C non ci saranno bulli né somari. «I ragazzi che hanno scelto questo tipo di liceo - spiega - hanno un forte rigore e una disciplina interiore. Lo impone la danza». Ad essere emozionati in attesa del primo giorno sono soprattutto mamme e papà dei ragazzi: «Sono stati i nostri figli a spingerci per optare questa scelta, che noi abbiamo condiviso - dicono alcuni genitori - Per questo siamo contentissimi, ma anche incuriositi e attenti al procedere del corso degli studi durante l'anno». Nessun adesivo di Che Guevara o dei Tokio Hotel sugli zainetti, tra i miti degli studenti del coreutico ci sono invece Carla Fracci o Roberto Bolle. Più che gli esercizi alla lavagna, temono quelli alla sbarra. E intanto sognano la Scala.

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