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La strada del reato di prostituzione

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Il disegno di legge del ministro dlele Pari Opportunità, noto anche come «ddl Carfagna», modifica una norma del 20 febbraio 1958. All'articolo 1 si legge che «Chiunque esercita la prostituzione ovvero invita ad avvalersene in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con l'arresto da cinque a quindici giorni e con l'ammenda da duecento a tremila euro». E martedì, incontrando il ministro degli Interni Roberto Maroni, il sindaco di Roma ha ribadito: «La prostituzione in strada e nei luoghi pubblici diventi reato». Maroni si è detto disponibile a «tradurre» la proposta di legge. La strada più probabile potrebbe essere l'inserimento del reato di prostituzione nel decreto sulla sicurezza urbana che il ministro sta per firmare. L'altra possibilità è far approvare dal Parlamento il ddl Carfagna, passato in consiglio dei ministri ma mai diventato operativo. «La nostra ordinanza antiprostituzione non è sufficiente - ha spiegato Alemanno uscendo dal Viminale, dopo l'incontro con il ministro - serve introdurre il reato per avere risultati concreti. Su questo tema il ministro ha preso un impegno e ci darà risposte».

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