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Allarme laser

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Un pilota d'aereo

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Fasci di luce verde sguainati come spade contro gli aerei. Puntatori laser di una potenza e di un'intensità tali da renderli vere e proprie armi capaci di raggiungere i sei chilometri di distanza. Nei cieli romani le segnalazioni aumentano mese dopo mese. Sono i «Laser pointer». Simili all'apparenza a banali penne stilo, sono in grado di sparare raggi luminosi pari a 100 millivolt tanto pericolosi da accecare, in alcuni casi, i piloti. «Capita sempre. Vederli per noi è una cosa normalissima specie in fase di atterraggio e di avvicinamento alla pista - spiega disincantato un pilota in servizio presso un aeroporto della Capitale - L'unica cosa che si può fare è un rapporto da consegnare all'autorità. Niente di più. Le indagini, da quanto ne sappiamo, sono perennemente in corso ma scoprire da dove esattamente vengano puntati questi laser e soprattutto da chi, pare sia un'impresa non facile». Dopo una tragedia sfiorata all'aeroporto di Torino a fine luglio e una ventina di atterraggi a rischio registrati sempre a Caselle, dopo i casi più gravi verificatisi a Napoli nel dicembre del 2009 e il mese dopo a Bari, con otto piloti che hanno riportato problemi alla vista, ecco scoperchiarsi il vaso di Pandora. «Segnalazioni di raggi verdi puntati contro gli aerei risultano in entrambi gli scali romani - fanno presente dall'Enac, l'Ente Nazionale per l'aviazione civile - sia a Fiumicino che a Ciampino». A confermarlo le stesse forze dell'ordine, destinatarie di denunce continue: il primo episodio, o almeno quello che risulta come tale, risale a dieci mesi fa. È una sera di ottobre 2009 quando una forte luce verde disturba l'atterraggio di un aereo di linea sulla pista del Leonardo da Vinci. Sempre qui, a Fiumicino, i puntatori laser tornano a colpire a gennaio e a febbraio. Spesso i laser - il cui raggio d'azione può variare dai tre ai sei chilometri - sono stati avvistati dalla statale Aurelia, in zona Aranova, Passoscuro e nei pressi di Fregene ma, considerata l'impossibilità di localizzarli con precisione, nessuno degli utilizzatori è mai stato sorpreso in flagranza di reato. Sì perché di reato si parla: nell'articolo 432 del codice penale, si legge infatti che «chiunque pone in pericolo la sicurezza dei pubblici trasporti per terra, per acqua o per aria, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Se dal fatto deriva un disastro, la pena è della reclusione da tre a dieci anni». Il ricorso al laser ha reso necessaria l'introduzione di apposite normative sulla sicurezza e sulla prestazione di tali sistemi da parte del Comitato Elettrotecnico Italiano. Ciò in considerazione proprio delle lesioni oculari e del pericolo per la salute che un raggio laser, come il puntatore in lega metallica da 100 millivolt, può provocare se utilizzato in maniera impropria. L'unico - fino ad oggi - ad esser stato «pizzicato» con in mano il micidiale marchingegno è stato un 16enne, denunciato a Pescara lo scorso gennaio. Ma torniamo a Roma. A fine aprile è la torre di controllo di Ciampino a segnalare alcuni raggi verdi puntati contro un aereo in fase di atterraggio. Quindi a Fiumicino, nei primi giorni di giugno, quando la compagnia Meridiana segnala una luce verde ad alta intensità puntata da terra contro il velivolo. Ed è del 30 luglio, sempre nello scalo Leonardo da Vinci, la denuncia della compagnia aerea Easy Jet. Disagi su disagi provocati dai raggi verdi indirizzati contro i velivoli in una fase delicatissima quale l'avvicinamento alla pista e, appunto, l'atterraggio.   «Addirittura a me e ad altri colleghi capita di intravederli quando, in fase di discesa, sorvoliamo la Capitale - racconta un pilota - Quei puntatori devono avere una potenza non da poco per essere visti da noi. Qualcuno mi diceva tempo fa - spiega ancora - che puntare il raggio laser in direzione dell'aereo è ormai un divertimento per molti. Questo perché quando si vola a bassa distanza da terra la calotta inferiore, solitamente illuminata di bianco la notte, si colora di verde come fosse un ufo». Un allarme non da poco in un periodo in cui proprio l'aeroporto di Fiumicino registra il picco di presenze con 5milioni di passeggeri in volo verso le vacanze. Nel frattempo i teppisti del raggio verde, tristi emuli dei lanciatori di pietre dai cavalcavia, continuano a cimentarsi, indisturbati, nel loro pericolosissimo passatempo.

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