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Anziana seviziata dalla nipote-badante

Il video dei maltrattamenti della nipote all'anziana zia denunciati dalla dirimpettaia di un palazzo di un condominio del quartiere Vescovio, a Roma

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Da quella finestra ogni giorno assisteva a uno spettacolo che le stringeva il cuore. Nel palazzo di fronte al suo una donna schiaffeggiava un'anziana. La vecchia non reagiva. Un ceffone, poi un altro. E un altro ancora. Fino a quando la poveretta si accasciava a terra in silenzio. La più giovane allora le afferrava i capelli e la costringeva a tirarsi su e a sedersi. Quindi, passando senza scomporsi dalle sevizie alle cure, la pettinava amorevolmente. Un comportamento tanto crudele quanto paradossale. Che ha spinto la spettatrice involontaria delle violenze domestiche a denunciare gli episodi con una lettera anonima al commissariato Vescovio. Gli uomini diretti dalla dottoressa Rossella Matarazzo, però, l'hanno identificata e sono risaliti alla casa dell'orrore, arrestando la nipote-badante dell'anziana maltrattata. Una storia di abbandono, solitudine e inciviltà nella città semideserta per l'esodo estivo che ha avuto per teatro il quartiere Africano. Da quando, qualdche anno fa, era stata sfrattata, F.P., viveva infatti in un appartamento di viale Eritrea con il marito, invalido al cento per cento a causa di una poliomielite, e la zia ottantenne, praticamente «allettata», che la nipote di 57 anni assisteva grazie a una procura speciale. Ogni sera, quando tornava dal lavoro, la loro dirimpettaia trentottenne era testimone di scene struggenti. Lo è stata per alcuni mesi. Poi non ce l'ha fatta più e, senza rivelare la sua identità, ha denunciato i fatti al commissariato di zona. «Sembrava - hanno spiegato gli investigatori - la sceneggiatura di un film di Hitchock». Gli agenti l'hanno rintracciata e lei ha confermato: quasi ogni giorno l'anziana veniva sgridata, schiaffeggiata in continuazione, presa per i capelli. Maltrattamenti che probabilmente avvenivano anche in altri orari, quando la vicina di casa era al lavoro. Gli uomini di Rossella Matarazzi, che nell'appartamento hanno riscontrato anche condizioni igieniche precarie (il frigo era pieno di muffa) hanno arrestato la nipote violenta per maltrattamenti e lesioni. Ieri mattina F. P. è stata scarcerata in attesa del processo ma il Pm ha emesso nei suoi confronti un provvedimento di allontanamento dall'abitazione della zia, che ora dovrà cercarsi un'altra badante. «Un episodio di inaudita crudeltà rispetto al quale rimango sgomenta», ha definito la storia l'assessore comunale alle Politiche sociali Sveva Belviso, che oltre ai poliziotti ha voluto ringraziare «i vicini che hanno consentito alle forze dell'ordine di intervenire e di far arrestare l'aguzzina dell'anziana signora, mettendo la parola "fine" a un incubo che durava da mesi: il loro coraggio e umanità deve essere d'esempio per tutti».  

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