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Martellate a tutta la famiglia

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SilviaMancinelli Una separazione mai accettata. Liti continue a sei anni dalla sentenza, querele e minacce reciproche. Poi il delirio, scoppiato all'improvviso l'altro ieri, in un pomeriggio come un altro quando M.C., un 60enne romano ai ferri corti con l'ex moglie, all'ennesima discussione ha impugnato un martello da carpentiere sfiorando la tragedia. Prima si è accanito sulla macchina della figlia di 36 anni poi, non soddisfatto, ha spinto e picchiato la stessa donna, sangue del suo sangue. L'ha colpita alla testa e all'addome. Quindi è stata la volta del genero, colpevole di essersi intromesso e, della ex moglie che ha riportato le ferite più gravi. I fatti giovedì scorso, poco dopo le 14, in una villetta di via dei Romagnoli a Ostia Antica. L'uomo, pensionato nato e cresciuto nel quartiere, aveva parcheggiato come ogni giorno davanti a quella che un tempo era anche la sua casa, per coltivare un fazzoletto di terra all'interno della proprietà. L'unica concessione, quell'orto, ottenuta dopo aver impugnato un provvedimento d'urgenza emesso dal tribunale che gli vietava di avvicinarsi all'abitazione dell'ex dopo la condanna, lo scorso aprile, a un anno e due mesi di reclusione: pena poi sospesa perché incensurato. A spiegare agli agenti del commissariato Lido il gesto del 60enne è stata proprio l'ex moglie: «Alle 13,45 è arrivato nel terreno accusando me e nostra figlia di aver graffiato la sua macchina. Me la pagherete bastarde – ci ha detto - vi faccio fuori. Quindi ha preso un martello dalla sua Panda e ha gridato che quello che avrebbe fatto all'Opel Corsa di nostra figlia lo avrebbe poi fatto a noi». L'uomo non ha risparmiato nessuno: dalla giovane e dal marito di questa, dimessi con prognosi di 15 giorni, all'ex moglie colpita ripetutamente alla testa e al collo, che ne avrà per quasi un mese. È stato arrestato dalla polizia per lesioni aggravate, danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

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