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Supersaldi per convincere a comprare

Saldi

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Spenderanno meno dello scorso anno, ma non rinunceranno agli acquisti a saldo, o almeno queste sono le previsioni (e le speranze) di Confcommercio e Confesercenti. Le famiglie romane sono pronte a puntare sui saldi che ufficialmente nella Capitale e nel Lazio cominceranno sabato prossimo, 3 luglio. Con un occhio però molto attento al portafogli, visto che rispetto ai saldi estivi 2009 dai 300 euro spesi in media a famiglia si stima che non si supereranno i 250 euro. «Non può che essere così, nonostante le attese – spiega Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma e Lazio – purtroppo sul fronte consumi da un paio d'anni a questa parte va sempre peggio e anche il 2010 si chiuderà con un calo tra il 15 e il 20%. Con questi saldi puntiamo a recuperare almeno un 10% delle perdite accumulate, ma appunto si tratta di speranze». E di speranze parla anche Roberto Polidori, leader della Federabbigliamento-Confcommercio. «Sui saldi estivi si crea sempre meno aspettativa rispetto a quelli invernali, purtroppo poi quest'anno la crisi si è sentita non poco, la stagione ha tardato a definirsi estiva e il turismo non è molto brillante, tutti fattori che rischiano di incidere negativamente anche sui saldi». I negozianti sono comunque pronti a fare la loro parte e promettono di stupire ancora di più della passata stagione, con sconti che già dalla prima settimana dovrebbero avvicinarsi al 50%, grandi marchi compresi. E sono in tanti ad aver cominciato a prezzare la merce come se fosse in saldo senza tuttavia pubblicizzare gli sconti. Intanto monta la polemica sulla data di inizio dei saldi. Le associazioni di categoria sono convinte che dal 2011 la data sarà diversa e posticipata rispetto all'attuale. «Abbiamo avuto un incontro un paio di giorni fa con l'assessore regionale al commercio Pietro Di Paoloantonio, - racconta Polidori - che si è dichiarato disponibile a rivedere la legge 33 sul commercio e a cambiare la data di inizio dei saldi a cominciare dal 2011, che cadrebbe il primo gennaio: difficilmente proponibile. Ritengo comunque che la scelta di quando dare inizio alle svendite debba essere lasciata ai commercianti. Per questo abbiamo proposto un referendum tra i nostri associati che presenteremo all'assessore il prossimo 15 luglio». «Bisogna cominciare con gli sconti solo quando la stagione finisce – incalza Giammaria – quindi a nostro parere non prima di fine luglio e di fine gennaio. Chiediamo poi a livello nazionale che ci sia una data di inizio unica per tutte le regioni».

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