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Staller difende il figlio «Aggredito dai carabinieri»

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Èl'ex pornostar Ilona Staller a difendere in lacrime il figlio fermato e chiuso in una comunità con l'accusa di spaccio sulla Cassia. La donna, però, va anche oltre, sostenendo che il giorno in cui i carabinieri hanno effettuato la perquisizione, il figlio è stato trattato in maniera «aggressiva». «È stato buttato in terra con violenza - ha detto Staller dalla terrazza dell'hotel La Griffe - è stato portato all'ospedale S. Andrea dove hanno riscontrato contusioni anche sulla testa». Secondo quanto riferito dall'avvocato dell'ex pornostar, il legale Luca Di Carlo, non ci sarebbero elementi per contestare l'accusa di spaccio di droga contro il ragazzo di 17 anni, proprio perché la sostanza, cocaina e hashish, è stata trovata in garage in un luogo condominiale. «In casa e nel mio box i carabinieri non hanno trovato nulla e neanche addosso a mio figlio», ha detto Staller. «È stato fatto tutto questo soltanto perché si tratta del figlio di Ilona Staller», ha poi affermato Riccardo Schicchi. (Foto GmT) Au.Par.

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