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Gli immobili abusivi riutilizzati dal Comune

Esterino Montino (Foto GmT)

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Un osservatorio, inteso come strumento di controllo e di denuncia, sull'abusivismo e una proposta che preveda l'acquisizione a patrimonio pubblico di quegli immobili che, seppure abusivi, possano rappresentare fonte di reddito per la pubblica amministrazione. Sono alcune proposte presentate ieri dai capigruppo del Pd in Regione, Esterino Montino, in Campidoglio, Umberto Marroni, il senatore Roberto Della Seta l'ex responsabile dell'ufficio anti-abusivismo, Massimo Miglio, il presidente dell'XI Municipio, Andrea Catarci, e il responsabile della polizia provinciale, Luca Odevaine. «Dopo la scelta di Alemanno di smantellare l'ufficio anti-abusivismo, arriva il provvedimento della Polverini con il quale si chiude la struttura per la prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio della Regione Lazio - incalza MOntino -. C'è una volontà del centrodestra di demolire questi uffici, che è in sintonia con quello che fa il Governo a livello nazionale. Per questo abbiamo deciso di costituire un osservatorio sull'abusivismo che sarà uno strumento di controllo e di denuncia». L'osservatorio avrà un sito internet dove i cittadini potranno inviare le segnalazioni «e sarà costituito - annuncia Marroni - dal presidente della commissione trasparenza, Valeriani e un altro consigliere del Pd, oltre che dal contributo dei Municipi, delle associazioni e comitati. A presiederlo sarà Massimo Miglio che per anni ha presieduto l'ufficio antiabusivismo prima al Comune e poi alla Regione Lazio». Il fenomeno, secondo gli esponenti del centrosinistra sta dilagando. I dati, del resto, indicano una situazione seria in tutta la Regione. Tra il 2004, anno successivo all'ultimo condono, e il primo semestre del 2009: senza il 2008, che non è stato censito, ci sono stati a Roma e provincia oltre 18.739 abusi, contro i 5.054 di Latina, i 3.336 di Frosinone, gli 837 di Rieti e i 1.267 di Viterbo. Il tema dell'abusivismo si lega a quello del condono, oggetto di un'inchiesta da parte di questo giornale che ha documentato non solo oltre 12 mila abusi da abbattere ma anche un andamento delle pratiche lavorate (in giacenza ancora decine di migliaia di domande del 1985) che ha pericolosamente coinciso con le tornate elettorali, anche quando al governo della città e della Regione c'era il centrosinsitra. «Siamo sempre stati contro il condono - precisano Montino, Marroni e Della Seta - anche perché provoca una paralisi degli uffici». Una paralisi che oggi coinvolge anche i circa 400 dipendenti della Gemma spa, alla quale il Comune ha rescisso il contratto. Per loro ancora non è stata trovata una soluzione e il prossimo incontro dal prefetto non è stato ancora fissato.

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