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Tra i tre litiganti a godere potrebbe essere il quarto incomodo, che, al secolo, risponde al nome di Walter Tocci.

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Spettaproprio ai bersaniani avanzare una proposta. Lunedì scorso il nome di Tocci - passato alla storia di Roma anche per essere stato l'ispiratore delle strisce blu e il protagonista d'un epico scontro coi tassinari - è stato tirato in ballo più volte nel corso di un summt al termine del quale si è deciso che a condurre le trattative per trovare un difficilissimo accordo sul nome del prossimo leader laziale del partito sarà proprio Mazzoli. Tre in pole position: Enrico Gasbarra (ex presidente della Provincia, bettiniano gradito ad area democratica ma non a tutta la maggioranza, che però preferirebbe essere legittimato a ottobre dalle primarie), Esterino Montino (capogruppo alla Pisana) e Bruno Astorre (vicepresidente del Consiglio regionale). Arduo trovare una quadra su un nome che vada bene a tutti, tant'è che l'extrema ratio della maggioranza bersaniano-popolare sarebbe proprio quella di ipotizzare, in ultima istanza, un Mazzoli bis. C'è chi ha avanzato anche Stefano Fassina, mentre in molti interpretano le varie resistenze di Mario Di Carlo come un'autocandidatura. Il tempo stringe: entro fine giugno si dovrà trovare una quadra per evitare le primarie. Non le vuole nessuno. A parte il bell'Enrico. Dan. Dim.

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