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Stacca a morsi l'orecchio del paciere

L'ex calciatore della Roma e del Giulianova, Gianluca Cherubini

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Giugno 1997, Las Vegas. Tyson si avventa su Holyfield mordendolo all'orecchio. Giugno 2010, Roma. In una piazza dell'Axa, Gianluca Cherubini 36enne ex calciatore giallorosso ed ex allenatore della Stella Polare fa lo stesso. Manda all'ospedale C.C., suo coetaneo, senza un lobo, strappatogli via con un morso di vampiresca memoria. I fatti l'altra sera davanti al pub «Le tre tartarughe», in via Pindaro. La vittima, nel tentativo di sedare una discussione tra l'ex difensore e l'amico, «rivali» in amore, è stato tramortito prima con una testata e poi morso all'orecchio sinistro. Ai medici del Grassi, però, non ha raccontato nulla fornendo una versione poco credibile per giustificare l'insolita ferita.  «Ero in piazza San Leonardo da Porto Maurizio, ad Acilia - avrebbe raccontato poi anche ai poliziotti - quando un pitbull mi è saltato addosso azzannandomi l'orecchio». Sugli amici che erano con lui, come sul perché non avesse la maglietta strappata o sporca di sangue, il 36enne si è mantenuto vago. Tanto da insospettire gli infermieri dai quali è poi partita la chiamata al Commissariato Lido. La verità, dalle 23,30, ora in cui sono avvenuti i fatti, è uscita fuori solo due ore dopo grazie a un interrogatorio serrato ad un altro ragazzo, S.S. di 23 anni che, testimone alla lite, ha accompagnato il ferito all'ospedale. Da giorni Cherubini e C.A., 21enne di zona, litigavano sempre per lo stesso motivo: una romena di 19 anni. Dopo minacce e insulti al telefono i due si sono dati appuntamento l'altra sera per chiarire una volta per tutte la faccenda. La lite, scoppiata davanti al pub, avrebbe preso una piega tanto brutta da convincere C.C., il ferito, a intervenire rimettendoci parte dell'orecchio. L'ex giocatore della Roma, tornato in casa all'Infernetto, è stato raggiunto più tardi dai poliziotti ai quali ha aperto la porta convinto, forse, di trovarsi davanti agli amici del ferito. Prima gli ha infatti lanciato contro una bottiglia di vetro per poi uscire armato di un'accetta. Solo una lieve contusione per uno dei due agenti mentre il 36enne furioso è stato denunciato per lesioni gravi e possesso di strumenti atti ad offendere.

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